Tutti fuori. Anzi no. Tutti detro. Bonafede ritratta dopo aver scarcerato i boss mafiosi, con travaglio alla difesa

By Pasquale Aveta (per ith24)

Dopo le dichiarazioni del Pm antimafia Nino Di Matteo, che sputtana il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, di aver ritrattato in meno di 24 ore la sua nomina a capo del Dap, e dopo la scarcerazione di numerosi boss mafiosi al carcere duro, lo stesso Bonafede cerca di fare dietrofront. Soprattutto dopo la scarcerazione di Cataldo Franco, l’uomo che sciolse nell’acido il figlio di un pentito, sempre a causa dell’emergenza coronavirus.

“Rimando dentro tutti i boss”, ha promesso ai suoi collaboratori secondo Repubblica, “Se il rischio contagio è stato, secondo i magistrati, causa delle scarcerazioni, adesso è il momento di riportare per legge i 41 bis e i detenuti dell’alta sicurezza davanti a quei giudici. La situazione sanitaria è cambiata”.

Solo oggi il ministro Bonafede si accorge di questo? Ricordiamo che l’intervento del Pm Di Matteo, a distanza di due anni è servita proprio a frenare questo fenomeno nonostante la difesa del super manettaro Marco Travaglio, che non a caso è riuscito ad ottenere una nomina per una collaboratrice de Il Fatto Quotidiano in Enel.

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