Il Gen. Vannacci scuote la Lega, Salvini lo blinda

By Francesco Boezi

Sarà pure un candidato «indipendente» ma Matteo Salvini se lo tiene stretto. Il generale Roberto Vannacci presenterà «Controvento, l’Italia che non si arrende», a Roma, domani. Non è un libro a caso ma quello del vicepremier e leader leghista Salvini. L’opera che, a pochi giorni dall’uscita, è già in ristampa. La frase sulla differenziazione delle classi scolastiche per «peculiarità» ha sollevato un polverone. Per l’ufficiale non ci sono dubbi: la proposta è stata mal interpretata. Invece molti, anche nel centrodestra, hanno stigmatizzato l’idea. Tra questi, una delle punte leghiste: il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti. «Diciamo che non è della Lega», ha commentato il vicesegretario federale sull’indipendente. Come ad affermare: Vannacci è una cosa, noi siamo altro. Eppure il generale c’è, in lista e nelle cronache quotidiane che accompagnano l’Italia alle elezioni Europee. «Vannacci? Buon per lui che non ha un bambino portatore di handicap, altrimenti capirebbe di aver detto una sciocchezza. Gli auguro di non avere figli, nipoti, parenti portatore di handicap», ha tuonato ieri a Pescara il presidente del Senato Ignazio La Russa. Per il meloniano, la proposta sulle classi differenziate è una «sciocchezza». Ma c’è un’altra questione sul tavolo. «Come fa un generale a contestare il suo ministro della Difesa? Non appartiene alla logica dei militari».

È sempre La Russa a riflettere. Il che ha un certo peso. Vannacci intanto tira dritto. «Non ho mai affermato che bambini e ragazzi disabili dovrebbero stare in classi separate dagli altri», continua a specificare il generale. Semmai il tema sono gli «impegni peculiari» e le «strutture adeguate». E le prese di posizione di Giorgetti e di altri ministri? «Non mi interessano», glissa il candidato in quota Carroccio ad Affari italiani. Che ribadisce di avere la sua idea di «patria». «Contano i voti», ricorda.

Dai limitrofi partitici continua il coro di condanna. Per il vicepresidente della Camera Giorgio Mulè, intervenuto su Sky Tg24, quella dell’ufficiale sulle classi è una «solenne e offensiva fesseria».

Anche Susanna Ceccardi, la seconda più votata dopo Salvini alle Europee di cinque anni fa, è chiara: «Spero che cambi linea», dichiara. Il riferimento è sempre al generale, ossessione delle sinistre. E da qualche tempo anche argomento di discussione nel centrodestra. Il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca ne è certo: la proposta di «classi separate per alunni con disabilità» genera «imbarazzo». Intanto nella «chat Bella ciao» di Massimo Giannini qualcuno scrive: «Uccidiamolo», riferito a Vannacci.

E un altro: «Questa frase la riporterà Facci (Filippo, ndr)».

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