By Gaetano Daniele
Il difetto dei politici è che preferiscono parlare anche quando non è il caso. Poi se a questo ci aggiungi che non sanno neanche quello che dicono, esce fuori Francesco Boccia, ministro per gli affari regionali che, a bocce in corsa, nota: “Nessuna Regione ce l’avrebbe fatta da sola, sarebbero crollate tutte”.
Effettivamente, l’intervento del governo è stato incisivo. In alcuni ospedali della Lombardia e del Veneto, a distanza di un mese mancano ancora le mascherine. E se non fosse stato per i governatori Fontana e Zaia, ad oggi, la situazione, sarebbe stata ancora più drammatica.
Ma il ministro, incalza: “Se l’autonomia è sussidiarietà è un conto, se l’autonomia è fare da soli perchè si pensa di fare meglio la risposta è ‘No, perché crolli. Lo Stato sta aiutando tutte le Regioni secondo un programma mai visto prima dal dopoguerra in poi”,
Pronta la replica del governatore della Lombardia Attilio Fontana: “Avventate e inopportune” le parole del ministro Boccia che ribalta il suo ragionamento. “Quale sarebbe la situazione nel Paese se le Regioni non avessero fatto fronte alla emergenza anche nella fase della sottovalutazione del rischio che ha attanagliato il governo per giorni e giorni? Mi fermo qui perchè in questo momento le energie vanno concentrate in altre più gravi direzioni”.
Più dure le parole dell’assessore al Bilancio Davide Caparini: “Se stiamo contando i nostri morti è anche a causa di un Governo che non ha istituito le zone rosse quando e dove gliele abbiamo chieste. E lo abbiamo chiesto con il supporto della scienza. Un Governo a cui abbiamo implorato di fare lo shutdown di tutta la regione arrivato con almeno due settimane di ritardo”.
