By Giuseppe Falco (per ith24)
L’indifferenza totale del governo Conte nel gestire in tempi ristretti l’emergenza coronavirus, oltre ai disagi in ambito sanitario, sta provocando una sorta di reazione a catena anche verso le famiglie povere, che a distanza di un mese, si sono viste recapitare solo chiacchiere e distintivo il risultato? Assalti ai supermercati a Palermo, scippi della spesa in Campania, furti dagli scaffali, rapine alle farmacie, sempre nelle regioni del Sud.
Gli episodi si susseguono e fanno crescere l’allarme di proteste sociali, difronte un governo che ha dimostrato di essersi insabbiato difronte a manovre che andavano fatte nell’immediato e che ad oggi, 30 marzo, ancora non si è visto l’ombra di un centesimo.
E non c’è bisogno dei servizi segreti per capire che quando il lupo ha fame, scende dalle montagne. Insomma, si teme una polveriera sociale nel Mezzogiorno. Una tensione che viene dimostrata anche nel video di Radio Savana su un cittadino di Napoli che ha preso al supermercato pasta e olio ma non ha i soldi per pagare. Un episodio che non è purtroppo isolato. Infatti anche a Bari e a Palermo, si sono verificati casi analoghi. Chi ha tempo non perdi tempo.