Daniele: “L’Italia con Conte, Casalino, Di Maio e Grillo, non uscirà mai da questa emergenza: parlano tutti i giorni senza dire nulla”

By Gaetano Daniele

Non sono un tifoso da Stadio, però non posso negare a me stesso che, questa guerra al Covid -19, non la possiamo vincere e non la vinceremo, fin quando al governo ci sarà un ex partecipante del Grande Fratello (Rocco Casalino); un ex bibitaro (Luigi Di Maio); un comico scomparso dalla circolazione (Beppe Grillo); e un avvocato di paese (Giuseppe Conte).

Personaggi che parlano parlano parlano, quasi tutti i giorni ma senza dire nulla. L’avvocato pugliese, prima che scoppiasse il Coronavirus, era già scoppiato di suo. Dopo il via libera alla Finanziaria il governo era fermo, ma la pandemia ha rivitalizzato il premier, che ha occupato la scena. Risultato: otto decreti della presidenza del Consiglio, due delibere della medesima, altri sette decreti legge, 19 ordinanze e tre provvedimenti ministeriali per non risolvere nulla. Oltre all’annuncio di 50 miliardi di sostegno all’economia dei quali non si è visto neppure un euro.

Per Giuseppi Conte però va bene così. Non ha mezzo progetto per sconfiggere il virus se non quello della quarantena totale. Efficace, ma è la stessa soluzione che si usava nel Medio Evo, quando non c’era internet e neppure gli ospedali, i farmaci, le terapie intensive, i tamponi, i prelievi del sangue e tutti quelli strumenti per fronteggiare un’epidemia che gli altri Paesi hanno usato. Conte sa che, quando il peggio sarà passato, verrà il momento di fare i conti, e lui finirà sul banco degli imputati. Perciò ha prorogato l’emergenza fino al 31 luglio, garantendosi mesi di vita e fregandosene se il Paese va in malora economicamente.

Oggi siamo al 30 marzo, e sul conto di imprese, partite Iva, famiglie in difficoltà e poveri, non è arrivato ancora un soldo, e Conte, Casalino e Di Maio, si sono garantiti altri 4 mesi di stipendio senza saper fare nulla.

La ministra dell’Istruzione scrive che i ragazzi imparano più a casa che sui banchi, quello dell’Economia si genoflette all’Europa, per pochi centesimi di euro, e non li ottiene neanche, quello dell’Interno si dice preoccupato delle tensioni sociali ma poi parla ancora come se dovesse riaprire i porti domani, come se nulla fosse, quello del Sud promette redditi di cittadinanza e denari a pioggia, come quello dello Sviluppo, mentre quello della Sanità nasconde la testa sotto la sabbia. Anzi.

Questo grazie a chi? Grazie anche agli italiani che quando hanno avuto la possibilità di scegliere, si sono voluti affidate ad un comico. Al nuovo. A ragazzi comuni senza ne arte né parte. Ora teniamoci stretti alle cinture, e si salvi chi può.

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