By Pasquale Aveta (per ith24)
La liberazione della giovane cooperante Silvia Romano, tenuta prigioniera per 18 mesi in Somalia, e liberata il 10 maggio scorso, ha creato molte polemiche. Non per la liberazione, neanche per la conversione all’Islam, e se proprio vogliamo dirla tutta, neanche per il riscatto pagato, ma semplicemente perché all’arrivo indossava un telo verde, sinonimo della sottomissione al gruppo terroristico di Al Shabaab. Un telo che offende non solo le donne islamiche ma tutte le donne.
Da qui tutta una serie di messaggi offensivi. Per gli inquirenti circa una quarantina i più pericolosi. Si è pensato addirittura di offrire la scorta alla giovane Silvia Romano. Il fascicolo è stato affidato al pm Alberto Nobili,