Superbonus, trovato l’accordo: dl Aiuti bis sbloccato, le imprese si salvano in zona Cesarini


Dopo una settimana di tensioni è arrivato l’accordo tra gruppi parlamentari e governo sul Superbonus che sblocca l’iter del dl Aiuti bis in Senato. Secondo quanto filtra dalle commissioni riunite Bilancio e Finanze a mettere d’accordo tutti, compreso il Movimento 5 Stelle, è stato l’emendamento presentato stamattina dal sottosegretario leghista al Mef, Federico Freni.

Al centro della modifica, il cui testo era stato anticipato nella serata di ieri, c’è il tema della responsabilitàin solido per la cessione dei crediti del Superbonus e di altri bonus edilizi. Vengono sostanzialmente confermate le indiscrezioni che circolavano nella serata di ieri, e cioè che la responsabilità in solido di chi cede i crediti fiscali scatterà solo in presenza di “dolo o colpa grave”. Il Mef è intervenuto sul testo del dl Rilancio del 2020 che prevedeva la responsabilità in solido del fornitore e dei cessionari per il pagamento dell’importo.

Le disposizioni, si legge ancora nel testo si applicano “esclusivamente ai crediti per i quali sono stati acquisiti, nel rispetto delle previsioni di legge, i visti di conformità, le asseverazioni e le attestazioni”. Per i creditiantecedenti bisognerà presentare “visti di conformità, asseverazioni e attestazioni ora per allora”.

“Sul superbonus abbiamo individuato una soluzione che ritengo possa trovare il consenso del Parlamento. Abbiamo depositato la norma in Commissione e verrà votata in mattinata”, ha annunciato entrando a Palazzo Madama anche il viceministro all’Economia, Laura Castelli. Il compromesso raggiunto da governo e Parlamento, ha aggiunto, “serve a garantire cittadini ed imprese, e soprattutto a far camminare una misura che abbiamo fortemente voluto e costruito, con l’obiettivo di garantire, in questi anni post Covid, la ripresa del settore edile e la crescita del Pil”.

“Dopo molto lavoro, la mediazione raggiunta sul superbonus con il determinante contributo della Lega consente di salvare quelle imprese oneste che hanno crediti d’imposta bloccati. La norma aiuta le imprese che hanno crediti nel cassetto fiscale e che non riuscivano a cederli. Si sblocca così il meccanismo della responsabilità solidale, garantendo certezza a chi compra i crediti. La Lega conferma il suo lavoro a tutela delle imprese italiane, confermando pragmatismo ed efficienza”, è il commento di Federico Freni, promotore della mediazione.

Esulta la Lega con il senatore Alberto Bagnai che stamane su Twitter annunciava la presentazione del nuovo emendamento per “salvare le imprese che hanno crediti nel cassetto fiscale e non riuscivano a cederli”. “Viene così soddisfatta l’esigenza da sempre posta dalla Lega di assicurare un quadro normativo stabile alle imprese, nel rispetto del principio supremo della certezza del diritto e assicurando al contempo che il superbonus non alimenti un circuito opaco di frodi a danno dell’erario”, scrive l’economista della Lega in una nota. “La norma – ha aggiunto – salva le imprese che hanno crediti nel cassetto fiscale e che non riuscivano a cederli: si sblocca il meccanismo della responsabilità solidale, garantendo certezza a chi compra i crediti”.

“Imprese salvate grazie alla nostra mediazione”, rivendica anche il leader leghista Matteo Salvini. “Significa che ci saranno certezze per chi compra i crediti. Le aziende respirano, il lavoro riparte: dalle parole ai fatti. Ora avanti tutta contro il caro bollette: è emergenza nazionale, non possiamo perdere tempo”.

Ora le commissioni Bilancio e Finanze voteranno il pacchetto di emendamenti riformulati, circa 50, e poi il dl Aiuti bis passerà all’esame dell’Aula del Senato.

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