Renzi asfalta la sinistra: “Si al presidenzialismo, no al salario minimo. I miei al Twiga? Cazzi miei, no problem”

Matteo Renzi fa lo show e infiamma l’agosto della politica. Una conferenza  stampa per salutare in vista delle vacanze in cui lancia bombe contro Pd e Cinquestelle e ripropone la questione del presidenzialismo e dell’elezione diretta del Premier, con un accenno al salario minimo, per ribadire la sua contrarietà, alla vicenda Zaki e la risposta a Carlo Calenda che aveva polemizzato per la presenza di deputati del suo partito a una cena al Twiga di Daniela Santanchè.

L’ex presidente del Consiglio annuncia la proposta di legge per l’elezione diretta del Premier e invita il governo a seguirlo. Poi, l’ennesimo no al salario minimo e il si alla partecipazione dei lavoratori nelle aziende “Non condivido la proposta sul salario minimo Conte, Cgil ed altri perché è previsto un fondo pubblico: questo vuol dire che  automaticamente aumenterà le tasse. Perché devo aumentare le tasse a un operaio o a un impiegato per il salario minimo, quando questo si può fare in altro modo?. Ma io oggi firmo qui una proposta della Cisl -ha aggiunto Renzi-sulla partecipazione al lavoro per una impresa partecipata, che prevede la partecipazione agli utili dei lavoratori. È uno strumento molto potente contro le disuguaglianza”.

Nella conferenza show, il neo direttore editoriale de Il Riformista non risparmia bordate nemmeno a Zaki, appena rientrato dall’Egitto. “Ho considerato un successo politico la chiusura della vicenda Zaki . Ho fatto i complimenti alla presidente del Consiglio. Lo dico chiaramente: Zaki ha un debito di riconoscenza nei confronti di Giorgia Meloni. L’hanno aiutata molte persone, ma l’operazione con Al-Sisi l’ha chiusa Giorgia Meloni” e quindi la chiosa alle polemiche scatenate da Carlo Calenda per la presenza di alcuni deputati del suo partito al Twiga, a una cena con Daniela Santanchè. “A me non interessa dove va a cena Bonifazi, come non mi interessa dove va a cena Richetti. Mi interessa che quando vanno in aula portino avanti gli interessi degli italiani. Immaginare di imbastire una polemica sulle cene, è la stagione del grillismo di prima maniera. Parafrasando Pasolini si potrebbe dire il grillismo degli anti-grillini. Spero che la prossima volta le sentenze della corte costituzionale abbiano lo stesso spazio delle cene di Bonifazi”.

Pubblicato da edizioni24

Pubblicato da ith24.it - Per Info e segnalazioni: [email protected]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.