Raid alla sede FdI di Parma: il secondo in 48 ore. Russo: “Topi sordidi… Ci troveranno ancora più forti”

Parma, due raid vandalici in sole 48 ore. A neanche due giorni dall’assalto di ignoti alla sede di Fratelli d’Italia a Parma, arriva la notizia di un nuovo attacco notturno a quello che dovrebbe essere rispettato come un presidio di democrazia e libertà politica. La denuncia di questo ennesimo gesto intimidatorio, riconducibile a militanti di estrema sinistra, è il deputato di Fratelli d’Italia, Gaetana Russo. La quale rende noto che «dopo sole 48 ore, in cui è pervenuta alla nostra comunità di FdI Parma la condanna e solidarietà unanime da parte di tutte le forze politiche, per gli atti vandalici e gli insulti subiti lo scorso giovedì 5 luglio, presso la sede politica di Borgo del Parmigianino, ecco di nuovo l’ennesima prova di stupidità. Di pochezza e incapacità di dialogo e civiltà. Il nuovo attacco vandalico è avvenuto nella notte, come topi, sordidi, perché questo sono»

«È però evidente – prosegue la Russo – che non basta più dire che nella nostra città rattristano certi fenomeni. Che non basta stigmatizzare taluni comportamenti. Occorre dire che preoccupano e vanno indagati nelle giuste sedi, anche giudiziarie, e perseguiti. Lo dobbiamo a quel principio di libertà politica in cui crediamo. Lo dobbiamo a quegli ideali di confronto che ogni giorno proviamo ad esercitare nella nostra attività politica. Ma stiano pur certi che, per quanto ci insulteranno e proveranno a farci arretrare, ci troveranno ancora più forti», conclude l’esponente di FdI.

Dunque, ancora un vile attacco di vandali in azione contro una sede di Fratelli d’Italia. Due blitz in 48 ore. Questa volta siamo a Parma, dove giovedì 5 luglio, vandali al momento coperti dall’anonimato e armati di bombolette spray, hanno inferto l’ultimo vile attacco con frasi minacciose e ingiuriose. Sul caso sta indagando la Digos. Intanto, dal partito il deputato e responsabile dell’organizzazione di FdI, Giovanni Donzelli, a ridosso della denuncia dell’ennesimo gesto intimidatorio aveva fatto sapere: «Non ci faremo intimorire dalle minacce che ormai quotidianamente vengano perpetrate nei nostri confronti».

Tanto più che qualcosa di analogo era avvenuto a Massa il mese scorso con l’ennesimo raid vandalico di insulti vergati a vernice rossa. Un copione che si è ripetuto a Parma con il blitz scatenato dall’odio politico che, due giorni fa, ha portato i teppisti in azione a vergare a caratteri di fuoco insulti e minacce in bella vista sulla vetrata della sede di FdI a Parma. Frasi come: «Fasci del c***o, andatevene voi dall’Italia». O come: «Che il fuoco vi bruciasse»… Scritte e toni che hanno indotto gli inquirenti a indagare su un blitz riconducibile a militanti di estrema sinistra o eseguito da eventuali gruppi anarchici.

Un atto vile e violento, che oggi rinnova con un ultimo blitz la portata di virulenza e sfregio politico, che gli esponenti di FdI hanno severamente commentato già nelle scorse ore. Primo fra tutti Giovanni Donzelli, che sull’accaduto di giovedì aveva dichiarato: «Gravi scritte intimidatorie sono comparse sulle vetrate esterne della sede del partito a Parma. A fare le spese di una campagna diffamatoria perpetrata da più partiti sono purtroppo i nostri militanti e dirigenti sul territorio, a cui rivolgiamo la nostra solidarietà e il nostro sostegno: potranno contare sempre sul nostro supporto. Siamo stati eletti dai cittadini per fare quello che stiamo facendo: nessuno potrà fermarci con questi metodi vili e meschini. Adesso ci aspettiamo una condanna unanime dal mondo della politica».

Anche il deputato di Fratelli d’Italia Gaetana Russo era intervenuta sulla vicenda del primo raid parmense, sottolineando: «Qualche mese fa, talune scritte vituperate sul caso Cospito campeggiavano sui muri della nostra sede provinciale di FdI Parma. Oggi ne emergono nuovamente sulle vetrine della nostra sede, con insulti che esprimono da soli quanto l’odio, la scarsa propensione a difendere baluardi di libertà politica, di esercizio politico e confronto, dilaghino in modo preoccupante nella nostra cara e democratica Emilia. La segretaria del Pd Schlein, il professor Conte, e le voci più autorevoli dell’opposizione politica italiana, stigmatizzeranno anche questo? Noi andiamo avanti».

Un «atto grave di ostilità contro le sedi di partito» che, come ha ribadito il capogruppo di FdI in consiglio comunale, Priamo Bocchi – tra i primi a prendere atto del raid vandalico, recandosi giovedì in sede (in basso il video della sua reazione) – che sono «presidi di democrazia e di libertà politica». Un commento, il suo, affidato a un video postato sui social, in cui l’esponente FdI ha espresso a chiare lettere indignazione e irritazione per quanto accaduto.

Infine, anche il senatore Michele Barcaiuolo, coordinatore regionale di Fratelli d’Italia Emilia-Romagna, aveva commentato la vicenda in una nota. Scrivendo: «Ancora minacce rivolte a Fratelli d’Italia dai soliti ignoti, questa volta a Parma. Dove gravi frasi sono state scritte sulla nostra sede. Chi continua a perdere tempo imbrattando le sedi cambi passatempo… La sede è già stata ripulita dai nostri militanti e non abbiamo intenzione di farci intimidire o di smettere la nostra azione politica. Anzi, nei prossimi mesi aumenteremo le nostre attività tanto a Parma. Quanto in tutta la Regione. Ci auguriamo una condanna unanime che arrivi da tutta la politica locale».

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