Putin non indietreggia di un millimetro, e caccia i muscoli, certo delle sue prove e della sua potenza: una serie di esercitazioni nell’oblast di Kaliningrad

Kaliningradexclave russa sul Baltico circondata da Lituania e Polonia, ha avuto inizio una serie di esercitazioni estive che hanno coinvolto le forze armate presenti nell’oblast.

Il ministero della Difesa russo fa sapere che per l’inizio del periodo di addestramento estivo saranno preparate più di 800 installazioni di bersagli nei campi di addestramento e nei poligoni di tiro militari del corpo d’armata della Flotta del Baltico.

I bersagli imitano un’ampia gamma di assetti nemici: dalle truppe all’equipaggiamento pesante, velivoli e unità navali ed è previsto anche l’addestramento al combattimento notturno.

Nell’ambito delle attività aeree, caccia Su-27P dell’aviazione navale hanno condotto una sessione di addestramento durante la quale hanno simulato un combattimento aereo per respingere un attacco nemico portato con velivoli in grado di lanciare missili da crociera e bombe su strutture militari strategicamente importanti nell’intera regione di Kaliningrad.

Gli equipaggi dei caccia coinvolti (10 secondo le fonti ufficiali) hanno simulato un decollo su allarme (scramble) e la difesa dello spazio aereo russo usando missili missili guidati sia di giorno che di notte. Contestualmente alla comunicazione dell’attività addestrativa, il Ministero della Difesa di Mosca fa sapere che dall’inizio dell’anno i piloti dell’aviazione navale hanno effettuato diverse dozzine di sortite per scortare e identificare vari aerei di Stati stranieri nell’area di responsabilità della Flotta del Baltico.

Le manovre terrestri hanno riguardato principalmente il respingimento di un attacco a installazioni militari da parte di gruppi di sabotaggio nemici, ma anche operazioni con truppe aviotrasportate. Leggiamo in particolare che, come previsto dall’addestramento, i sabotatori nemici hanno simulato il tentativo di infiltrarsi in basi militari per prenderne il controllo, pertanto il personale russo coinvolto ha dovuto mobilitarsi e arrivare tempestivamente sul posto per bloccare il finto nemico e impedire la cattura delle strutture militari. Durante l’addestramento sono state coinvolte unità di rinforzo utilizzanti veicoli corazzati per il trasporto truppe Btr-80 e Btr-82A.

Le esercitazioni hanno coinvolto anche le unità navali presenti a Baltiysk, sede della Flotta del Baltico. Le navi da guerra si sono addestrate al lancio simulato di varie tipologie di missili contro navi e bersagli aerei, inoltre è stata effettuata anche attività antisom e antisabotaggio.

Le manovre delle forze armate russe a Kaliningrad non sono affatto impreviste: è qualcosa che viene effettuato ogni anni in questo periodo. Qualche giorno fa avevamo assistito al lancio simulato di missili balistici a corto raggio tipo Iskander-M, che aveva destato particolare attenzione dai media, ma che rientrava comunque in questo tipo di attività, già vista nell’exclave russa negli anni scorsi. Kaliningrad, per la sua particolare posizione circondata dai Paesi della Nato, assomiglia più a un’unica grande base militare.

La provincia, che fa parte del Distretto Militare Occidentale, il più importante della Russia, vede la presenza di almeno una brigata e un reggimento di fanteria meccanizzata insieme a una brigata di fanteria di marina della flotta baltica. Nell’oblast sono presenti basi aeree e missilistiche: sappiamo che sono stati dispiegati dal 2012 i sistemi da difesa aerea S-400 e risulta che ci siano 10 sistemi Iskander-M (o SS-26 Stone in codice Nato). Recentemente le forze terrestri sono state aumentate e organizzate in una divisione di fanteria meccanizzata come parte dell’11esimo corpo d’armata (2016). Le risorse aeree schierate a Kaliningrad sono ancora un mix di Su-27P e Su-24M/MR ma dal 2016 sono stati consegnati otto caccia Su-30SM divisi tra le basi aeree di Chernyakhovsk e Chkalkovsk. Le forze ad ala rotante sono costituite da Mil Mi-24, Mi-8T, Ka-27(M), Ka-27P e Ka-29. La componente terrestre può contare su carri tipo T-72B3 e B1, che però dovrebbero essere stati sostituiti entro la fine del 2021. Le brigate di artiglieria di stanza a Kaliningrad sono state oggetto di ammodernamento negli ultimi anni, dopo aver ricevuto gli Mlrs (Multiple Launcher Rocket System) BM-27 Uragan e BM-30 Smerch. Il comando della flotta del Mar Baltico gestisce anche le forze di difesa costiera, che sono composte, tra le altre unità logistiche e da guerra elettronica, dalla 336esima brigata di fanteria navale e dal 25esimo reggimento missilistico costiero di cui fa parte un battaglione con sistema K-300P Bastion e uno con 3K60 Bal. La flotta del Baltico annoverava nei suoi registri, a metà del 2020, 52 unità di superficie e una sottomarina (Ssk classe Kilo) e tra il 2007 e il 2014, ha ricevuto quattro corvette di classe Steregushchiy (o project 20380) e una Neustrashimy (o project 11540).

Nonostante sappiamo che le manovre militari sono state predisposte da prima del conflitto, assumono oggi una sfumatura particolare in quanto arrivano nel momento in cui Finlandia e Svezia preparano a rinunciare alla loro storica neutralità per richiedere l’adesione alla Nato. Helsinki e Stoccolma hanno infatti rotto gli indugi dopo anni di avvicinamento all’Alleanza causati dalla postura aggressiva di Mosca nel suo vicinato, con il 2014, anno in cui è stata effettuata l’operazione di guerra ibrida in Crimea (ed è stato avviato il conflitto in Donbass), a segnare l’anno della svolta per la percezione del pericolo della Russia. Da allora, infatti, i due Stati sul Baltico hanno intessuto alleanze sempre più strette tra di loro ma anche con Paesi della Nato, e soprattutto hanno cominciato a migliorare la consistenza e la qualità delle proprie forze armate.

Pubblicato da edizioni24

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