Pazzia gender. Prof dice “buon pomeriggio, ragazze” e le allieve la denunciano. “E’ discriminazione”

“Siamo ragazze, ma non tutte ci sentiamo femmine…”. Con questo strano argomento, figlio del dibattito sulla neutralità del genere sessuale, in una scuola inglese una professoressa s’è vista messa all’indice dalla propria classe per aver rivolto loro un saluto apparentemente cortese: “Buon pomeriggio, ragazze”. Nella scuola  femminile della Gran Bretagna si è andati oltre: l’insegnante è stata convocata dalla dirigente per una ramanzina, poi denunciata e sottoposta a procedimento disciplinare, fino al punto che il suo contratto annuale non è stato rinnovato a causa del politicamente corretto sul gender. Ne parlano due tabloid inglesi, Mail on Sunday Times, che spiegano la decisione della scuola con la mancata ottemperanza di un decalogo sull’uso improprio degli appellativi di genere commissionato dal Servizio sanitario e condotto dalla consulente pediatra Hilary Cass.

“Dopo il suo saluto – «buon pomeriggio, ragazze» – alcune allieve, la cui età è di circa 11 anni, si sono ribellate sostenendo che «non tutte qui si identificano come femmine». L’indomani, le studentesse hanno scritto i loro nomi alla lavagna e scelto i pronomi, maschili o femminili con cui essere identificate.  E il giorno dopo è persino scattata una protesta a pranzo, dopo che l’insegnante di religione si è rifiutata di accettare la richiesta, mentre la protagonista del racconto ha avvisato le ragazze che se avessero davvero voluto essere identificate diversamente lei avrebbe dovuto coinvolgere i genitori….” racconta Il Giornale, traducendo alcuni articoli apparsi in Gran Bretagna.
Il report del think tank Policy Exchange ha rilevato che il 40% di 150 scuole d’Inghilterra che hanno risposto alla richiesta ha lasciato finora che gli studenti cambiassero il loro genere identificativo senza il consenso dei genitori. Ora il ministero dell’Istruzione produrrà linee guida sul tema della transizione sociale entro qualche settimana. Intanto, chi tra i prof non si adegua, viene punito…

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