Napoli: tenta di dare fuoco a una donna per una lite di condominio, arrestato un uomo per tentato omicidio. Ricoverata la donna con gravi ustioni

Napoli teatro di una possibile tragedia. Ha litigato con una vicina di casa per un lenzuolo steso ad asciugare, poi l’ha cosparsa di liquido infiammabile e appiccato un incendio all’auto della donna. E’ accaduto in via De Gasperi a Quarto, in provincia di Napoli, dove i carabinieri hanno arrestato per tentato omicidio, aggravato per futili motivi, Francesco R. 53enne già noto alle forze dell’ordine. L’uomo poco prima, e per motivi che sembrano ricondurre a dissidi condominiali, al termine di una lite avrebbe cosparso di liquido infiammabile la 48enne e poi dato alle fiamme con un accendino la vettura della donna. La vittima, che ha riportato ustioni diffuse sul corpo, è stata trasportata presso l’ospedale Cardarelli di Napoli, in attesa di prognosi. L’arrestato è in caserma. Secondo quanto riferito dai carabinieri, sul 50 per cento del corpo della donna sono stati riscontrate ustioni di terzo grado. La vittima rimane grave e non si esclude ancora il pericolo di vita.

Secondo le prime ricostruzioni, l’uomo avrebbe preso una tanica di benzina, cospargendo subito la donna e accendendo il fuoco. Solo un tempestivo intervento ha evitato che la signora riportasse ustioni ancora più gravi, per quanto le sue condizioni non siano affatto semplici. Le forze dell’ordine stanno indagando per scoprire se vi fossero dissapori pregressi tra i due

Francesco R, l’uomo autore dell’incredibile vicenda di Quarto, era conosciuto alle forze dell’ordine. Non si sa se sia un pregiudicato ma certo l’azione di oggi è veramente incredibile. Una banale lite di condominio, scaturita da un lenzuolo messo ad asciugare che ostruiva l’accesso a un garage, scatena una reazione incontrollata. Viene appiccato il fuoco su una donna fino a procurarle gravi ustioni. Probabile che tra i due ci fossero antichi screzi ma l’acting out dell’uomo somiglia alla definizione ormai classica dell’ “antisociale”, categoria nella quale rientrano tutti i delinquenti protagonisti di gesti così efferati.

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