Martina Navratilova sposa la linea di ith24.it contro i trans: “Il tennis femminile non è per i maschi”

Martina Navratilova, la leggendaria, la più grande tennista della storia dichiaratamente lesbica, spara ad alzo zero contro l’ipotesi dell’ingresso dei trans nella racchetta femminile. “Il tennis femminile non è uno sport per maschi falliti”. Con il carisma del suo nome, la ceca naturalizzata statunitense ha lanciato un sasso nello stagno dell’ipocrisia generale.

L’ex campionessa ha commentato la vittoria in un torneo di una tennista nata uomo, Alicia Rowley su Twitter , rispondendo ad alcune sollecitazioni: “Hey, Usta: il tennis femminile non è per atleti maschi falliti, qualunque sia l’età. Questo sarebbe consentito agli US Open di questo mese? Solo con un documento d’identità? Non credo”. E non si è fermata qui, aggiungendo altre considerazioni nei commenti “È patriarcato per gli uomini biologici insistere sul diritto di entrare negli spazi creati per le donne. Quanto è difficile da capire? È patriarcato che gli uomini biologici insistere sul diritto di competere nella categoria femminile nello sport?”. Queste le sue parole.

67 anni, praghese, considerata una delle migliori tenniste di tutti i tempi, Navratilova  detiene tre record assoluti, a livello sia femminile sia maschile: maggior numero di titoli vinti (344), maggior numero di titoli vinti in singolare (167) e maggior numero di titoli vinti in doppio (177). Navrátilová ha vinto 59 prove del Grande Slam (diciotto in singolare, trentuno in doppio e dieci in doppio misto), l’ultima delle quali il doppio misto degli US Open nel 2006 all’età di quasi 50 anni.

Curiosamente ad inizi anni 80, un altro cecoslovacco conquistava la vetta del tennis maschile, Ivan Lendl, e come lei scappava dal comunismo chiedendo la cittadinanza americana.

Nel 1981 Navratilova fece coming out dichiarando di essere lesbica e nel 2014 si è sposata con Julia Lemigova.

Per almeno quindici anni, a cavallo tra il settanta e l’ottanta, Navratilova ebbe una grande rivale, Chris Evert, molto meno brava di lei. Tuttavia il bilancio degli scontri è solo leggermente a favore della ceca naturalizzata americana: 43 contro 37.

Pubblicato da edizioni24

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