Gasparri asfalta Scanzi: “Rottame del grillismo, nasconditi e non uscire mai più”

Rissa a distanza tra Andrea Scanzi Maurizio Gasparri. Il senatore azzurro, vicepresidente del Senato sfodera tutta la sua ironia, tutto il suo senso dell’umorismo contro un articolo ingiurioso del giornalista sul Fatto Quotidiano. Che naturalmente deve tenere alto lo “stile” che lo contraddistingue. Inizia ad insultare Scanzi per “futili motivi”, rinfacciandogli di  essersela presa con il conduttore di Agorà su RaiTre: “perché il tapino, improvvidamente, lo aveva definito un esponente di Fratelli d’Italia”. Di qui prende le mosse lo sproloquio: ” Il Gasparri, annata 1956 orgogliosamente e da sempre mal portata, è andato su tutte le furie; tenendo a specificare di non aver mai militato nel partito post (?) fascista della Meloni. Vero. Come è vero che Gasparri è stato sin dalla fine dei Settanta un pezzo grosso (??) della gioventù destrorsa italica; inutilmente e colpevolmente lanciato da Gianfranco Fini (di cui ora Gasparri parla malissimo, da persona diversamente riconoscente qual è)”. Scanzi vine preso da malsana ebrezza. Quindi partono le ingiurie, la cosa che gli viene meglio.

Qualche assaggio di falsità e cattiverie gratuite, irricevibili: “La sua è la classica storia da La Russa minore”. “Politico (parola grossa, ma ce la perdonerete) da sempre aduso alle gaffe e all’evanescenza contenutistica”. “Mai simpatico e di rado garbato, Gasparri continua ad abbaiare alla Lunae alla sinistra”. Infine, Gasparri – scrive Scanzi fuori controllo- “è convinto di somigliare ad Al Pacino”. Non proseguiamo oltre. Epperò non si può non rispondere a tante contumelie. Per questo Gasparri restituisce pan per focaccia e su Twitter pubblica una serie di post che ridicolizzano Scanzi e lo inchiodano a pessime figure: “Ultim’ora, si cerca il ladro che ha rubato la parrucca di questo residuato del grillismo chiamato Andrea Scanzi”, scrive postando una foto dei capelli del giornalista.

E ancora: “Uno così dovrebbe nascondersi in una grotta e non uscire mai più per la vergogna, vero Andrea Scanzi?”. Il post si riferisce alla storia dei care-giver durante il Covid ed è tratto da una articolo del Secolo d’Italia : “Il soccorritore dei genitori”, “per ricordare chi sia ed essere felici di non essere bugiardi e infimi come Scanzi”, attacca ancora il senatore: “Per ricordare che rottame bugiardo sia ed essere felici di non essere ridotti come Scanzi”. L’articolo ricostruiva la scusa che il giornalista del Fatto aveva tentato di giustificare di avere saltato la fila per i vaccini: ossia l’assistenza ai genitori.  Ebbene, il medico disse che fu Scanzi stesso a chiedere di fare il siero. E che i genitori non li aveva mai visti.  Gasparri va fino in fondo e pubblica anche un post indignato che all’epoca pubblicò Maria Elena Boschi contro Scanzi che in tv aveva dichiarato che il covid era come un raffreddore, nel marzo 2021. “Anziché scusarsi con gli Italiani, Andrea #Scanzi rilancia contro di me. Per capire il personaggio, basta guardare questo video di qualche mese fa… Continuo a pensare che non sia giusto che venga pagato con i soldi del canone per dirci cosa pensa del #Covid”. Può bastare così.

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