Leggi del caxxo e contraddizioni fantozziane. Le Discoteche restano chiuse ma i rave party si possono fare: nel Pisano oltre 5mila da tutta Europa. Giorgia Meloni: “Assurdo”

È iniziato sabato e dovrebbe andare avanti fino a mercoledì il rave party illegale di Santa Maria a Monte, nel Pisano, al quale si stima stiano partecipando circa 5mila persone, molte provenienti dall’estero. Il maxi evento, nonostante abbia comportato una ingente mobilitazione di forze dell’ordine, va avanti e desta allarme non solo dal punto di vista dell’ordine pubblico, ma anche da quello sanitario. L’adunata, inoltre, riaccende i riflettori sul paradosso delle discoteche chiuse, già emerso a fine giugno in occasione del rave di Maleo, nel Lodigiano.

«Maxi rave illegale nel Pisano dove migliaia di giovani da tutta Europa si assembrano, ballano e fanno festa. Nel frattempo il governo impone la chiusura alle discoteche che pagano le tasse, rispettano le regole e garantiscono sostentamento a migliaia di lavoratori e famiglie italiane. Tutto questo è assurdo», ha scritto Giorgia Meloni sulla sua pagina Facebook, postando un video del rave.

La gran parte dei partecipanti al rave party nel Pisano è arrivata da fuori regione e anche dall’estero. Francia, Spagna, Germania e Belgio sono le nazionalità più rappresentate e, secondo quanto ricostruito anche attraverso il monitoraggio dei social, l’organizzazione del rave potrebbe essere partita proprio dalla Francia.

Il sindaco di Santa Maria a Monte, Ilaria Parrella, ha ricordato che già nel 2007 l’area in cui sono accampati oggi i cinquemila giovani era stata teatro di un altro rave non autorizzato. «Il terreno in cui si svolge il rave è un’area con poche abitazioni sparse e abitualmente molto tranquilla, nei cui pressi sorge anche un osservatorio astronomico – ha detto Parrella – Speriamo che questa situazione non faccia troppi danni. Ma potremo fare verifiche approfondite solo quando tutti saranno andati via».

Le forze dell’ordine hanno predisposto un cordone lungo le strade di accesso all’area con tre check point per impedire nuovi arrivi e hanno identificato circa 200-300 persone. Al termine delle operazioni sarà valutata una denuncia per invasione di terreno privato. Sul posto, inoltre, per tenere sotto controllo la situazione sono presenti polizia,carabinieri, vigili del fuoco, sanitari del 118 e polizia municipale di Santa Maria a Monte.

Il prefetto di Pisa, Giuseppe Castaldo, ha fatto sapere che «stiamo monitorando la situazione e non si segnalano particolari criticità al di là della musica techno molto alta, che è udibile anche a centinaia di metri di distanza. Non abbiamo neppure notizia di criticità sotto il profilo sanitario, anche se sul posto vi sono ambulanze e personale del 118 pronti a intervenire in caso di necessità». Dunque, nessuno si è sentito male, ma restano i dubbi sul rischio contagi, anche perché a fronte delle poche centinaia bloccate, sul posto restano circa 5mila giovani che, come si vede dalle immagini trapelate, come già accaduto nei rave precedenti non sembrano curarsi affatto delle prescrizioni anti pandemia.

Pubblicato da edizioni24

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