Buon viso a cattivo gioco: Mattarella e Macron si vogliono bene. Ma allora perché la Francia ha cacciato l’Italia dalla Libia

«Oggi la Francia accoglie un amico e un’eminente personalità, per la quale ha stima, affetto e ammirazione». Sceglie parole molto accorate Emmanuel Macron nel dare il benvenuto all’Eliseoal presidente italiano Sergio Mattarella. I rapporti tra Italia e Francia sono da tempo altalenanti. Non è in discussione il consolidato rapporto tra le due nazioni, ma da tempo il contenzioso tra quelle che un tempo si riconoscevano come sorelle latine è andato crescendo. L’espulsione di fatto del nostro Paese dalla Libia., oltre che ai turchi, lo si deve anche al sostegno assicurato dalla Francia alle truppe di Khalifa Haftarnella sua offensiva contro al-Serraj, riconosciuto dall’Onu e appoggiato dall’Italia.

Pesa anche l’accordo saltato tra la nostra Fincantieri e gli Chantiers de l’Atlantique. Dopo tanto shoppingfrancese in Italia, era lecito attendersi reciprocità Oltralpe. Invece niente. Anzi, nel gennaio scorso Parigi si è addirittura rimangiata la firma sotto l’intesa apposta quattro anni prima. Nessuna spiegazione convincente. Una fonte del ministero francese delle Finanze si limitò a far sapere che «il mondo del 2017 non è più quello di oggi».  Dal governo italiano nessuna protesta. Evidentemente, ci dev’essere altro che bolle in pentola dal momento che Mattarella ha scelto proprio la Francia come prima missione all’estero dopo la pandemia.

«Sono lieto di poter dire che il nostro rapporto di personale amicizia rafforza il legame che stiamo esprimendo e la sincerità delle considerazioni che svolgiamo», ha dichiarato il capo dello Stato. I due Paesi, ha aggiunto, «condividono un legame davvero unico, che si basa su valori condivisi, su storia in comune, su visioni condivise». L’amicizia tra Roma e Parigi, ha concluso Mattarella, «si basa sul rapporto culturale intensissimo che c’è tra Francia e Italia e sistemi economici che sono vicendevolmente fondamentali». Di «ambizione europea» ha invece parlato Macron, sottolineando la «comune forte volontà» di Francia, Italia e Germania di agire per il rilancio dell’Unione europea.

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