La lezione di stile e di dignità della Meloni a Conte: lui in ginocchio dalla Merkel, io piuttosto preferirei dimettermi

“C’è una politica che ha due facce, una faccia la usa quando bisogna trovare soluzioni, trattando nei consessi internazionale, e un’altra faccia” entra in campo “quando si fa propaganda. Tutti facciamo propaganda, ma io metto la faccia sulle scelte che faccio. Qualcuno ha detto che io andrò in Europa a prendere ordini. Ebbene, questo qualcuno non mi vedrà mai farlo: preferisco piuttosto dimettermi, ma non andrò mai in Europa con i toni che Conte usava al cospetto di Angela Merkel, dicendo che quelli del M5S erano ragazzi ma alla fine avrebbero fatto quello che gli si diceva… Preferisco dimettermi che rappresentare una nazione del genere”. Questa la durissima replica di Giorgia Meloni, in Aula al Senato, al Movimento 5Stelle.

E ancora a proposito della crisi ucraina: “Siamo un membro della Nato e con la Nato condividiamo la posizione sull’aggressione russa nei confronti dell’Ucraina. Sappiamo che ci sono in questo Parlamento, ad esempio il M5S, partiti che prediligerebbero un’alleanza più stretta con la Cina rispetto ai paesi Nato, partiti che auspicano una resa dell’Ucraina sperando che questo possa allontanare il conflitto invece di avvicinarlo, ma non è la posizione di questo governo. Su questo non ci capiamo, noi non siamo di questo avviso”.

La premier, parlando del “prendere ordini in Europa”, faceva riferimento alle affermazioni del senatore Licheri (M5S) che, durante il dibattito, a proposito della guerra aveva detto: “Non è più la guerra tra Kiev e Mosca ma tra la Russia e la Nato, e ci può portare dritti alla terza guerra mondiale e al punto di non ritorno. Come disse Kennedy, non bisogna avere paura di negoziare. Per una volta Meloni smetta di dire signorsì e prenda in mano con orgoglio una iniziativa che spezzi la spirale di violenza che conviene da altri ma non conviene né agli europei né agli italiani”.

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