Israele-Hamas, dal Libano bombe su Israele: Hezbollah rivendica, la risposta non si fa attendere

La guerra tra Israele e Hamas prosegue. L’esercito israeliano ha avviato massicci raid e incursioni nella Striscia per recuperare gli ostaggi e per stanare i tagliagole. Netanyahu serra i ranghi delle truppe e prepara la nuova fase del conflitto. Gli Stati Uniti hanno inviato una seconda portaerei nella zona e la tensione continua a salire con l’Iran che minaccia di avere il “dito sul grilletto”. Segui la diretta

Ore 10.40 –  La risposta durissima di Israle sul Libano
na persona è morta e altre tre sono rimaste ferite in un attacco missilistico contro la comunità di Shtula, in Israele, al confine con il Libano. Lo ha reso noto il servizio di ambulanza israeliano Magen David Adom. La vittima era un uomo di circa 40 anni, altri tre feriti -anche loro sui 40 anni- sono in condizioni non critiche e un altro è in buone condizioni. Nel frattempo l’esercito israeliano ha fatto sapere che ha risposto al fuoco arrivato dal LIbano.

Ore 10.00 – Attacco dal Libano su Israele: Hezbollah rivendica
Un uomo di 40 anni è stato ucciso da un razzo anti tank partito dal Libano che ha colpito l’insediamento israeliano di Shtoula, lunga la Blue Line. Lo ha riferito Haaretz, secondo cui altre quattro persone sono rimaste ferite. Intanto Al Jazeera ha precisato che una fonte di Hezbollah ha rivendicato l’attacco. 

Ore 9.20 – Doha, il capo di Hamas ha incontrato il ministro iraniano
Il ministro degli Esteri iraniano, Hossein Amirabdollahian, ha incontrato a Doha il leader di Hamas Ismail Haniyeh. Lo riporta l’agenzia iraniana Irna. I due hanno discusso degli sviluppi della guerra tra Hamas e Israele e convenuto di “continuare la cooperazione per raggiungere tutti gli obiettivi della resistenza e del popolo palestinesi”. È il primo incontro a questo livello dopo l’attacco dell’organizzazione terroristica in Israele il 7 ottobre.

Ore 8.34 – Cina: “Le azioni di Israele oltre l’ambito dell’autodifesa”
Il ministro degli Esteri cinese Wang Yi ha avuto ieri un colloquio telefonico con l’omologo saudita Faisal bin Farhan Al Saud sulla crisi in Medio Oriente, rilevando che le azioni di Israele “sono andate oltre l’ambito dell’autodifesa”. Mentre Tel Aviv “dovrebbe ascoltare seriamente gli appelli della comunità internazionale e del Segretario generale dell’Onu sullo stop alle punizioni collettive del popolo di Gaza”.

Ore 07.43 Idf, l’esercito israeliano: ucciso uno dei responsabili strage Kibbutz Nirim
Israele ha ucciso la scorsa notte nel sud della striscia di Gaza uno dei responsabili della strage avvenuta la settimana scorsa nel Kibbutz Nirim. Lo ha reso noto l’esercito israeliano, secondo cui si tratta di Billal al-Kedra, comandante dell’unità di élite di Hamas nota come ‘Nukhba’ nella zona di Khan Yunes, nel sud della Striscia. In questo attacco, condotto da aerei da combattimento, ha precisato il portavoce, “sono stati uccisi altri terroristi di Hamas e della Jihad islamica”.

Ore 6.13 – Israele: “Grandi operazioni solo dopo l’evacuazione dei civili”
Israele avvierà “operazioni militari significative” solo una volta che i civili avranno lasciato Gaza: lo ha detto alla Cnn il portavoce delle Forze di Difesa Israeliane (Idf). “La cosa importante su cui concentrarsi è che inizieremo operazioni militari significative solo quando vedremo che i civili avranno lasciato l’area”, ha detto il tenente colonnello Jonathan Conricus. “È davvero importante che la gente a Gaza sappia che siamo stati molto, molto generosi con il tempo. Abbiamo dato ampio preavviso, più di 25 ore”.

Ore 4.50 – Medici legali di Israele: corpi smembrati, stupri e un bambino decapitato
Corpi privi di braccia e piedi, un bambino decapitato, diffusi segni di torture e di stupro: è il quadro descritto dai medici legali israeliani che hanno raccontato ai giornalisti in quali condizioni sono state trovate molte vittime dell’attacco compiuto da Hamas il 7 ottobre. Lo riporta la Reuters. 

Ore 02.30 Raid israeliano colpisce l’aeroporto di Aleppo, cinque feriti
Cinque persone sono rimaste ferite in un attacco israeliani all’aeroporto di Aleppo. Gli attacchi aerei provenivano “dalla direzione del mare”, ha dichiarato Rami Abdel Rahman, direttore dell’Osservatorio siriano per i diritti umani, senza specificare se i cinque feriti fossero civili.

Ore 01.30 – Egitto vincola l’uscita degli americani da Gaza all’ingresso degli aiuti umanitari 
Si arena l’accordo tra Washington e il Cairo per consentire ad oltre 500 americani di uscire da Gaza attraversando il valico di Rafah. L’Egitto ha spiegato che darà disco verde solo se gli aiuti umanitari potranno passare nella direzione opposta, secondo quanto riporta il Wall Street Journal. L’accordo prevedeva le 17 di sabato come termine ultimo per il passaggio ma il valico è rimasto chiuso.

Ore 00.30 – Gli Usa inviano una seconda portaerei nella zona di Israele
Gli Stati Uniti inviano una seconda portaerei nel Mediterraneo orientale. Lo ha reso noto l’emittente tv statunitense Abc, citando fonti dell’amministrazione statunitense. Il gruppo d’attacco della portaerei Uss Eisenhower si sposterà nel Mediterraneo orientale per unirsi al gruppo d’attacco della portaerei Uss Ford, arrivato in zona all’inizio della settimana, hanno riferito le fonti.

Pubblicato da edizioni24

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