By Luigi Marino (per ith24)
Sì o no? Si o no? È il nuovo tormentone degli scolari di tutta Italia. Infatti, la ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina, con il suo valzer, continua a infondere vertigini ai dirigenti, insegnanti e studenti, famiglie comprese.
Il comunicato di aprile dove comunicava: tutti promossi, è acqua passata. Ora rispunta il rigore e le bocciature, ma solo in “casi specifici”.
Ma non specifica i casi specifici. Tutti i casi di bocciatura sono dei casi “specifici”.per non parlare poi dei ricorsi che arriveranno dopo ogni “specifica” bocciatura.
Ma i 5 Stelle sono così. Come il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede, che prima fa scarcerare oltre 400 mafiosi compresi quelli al 41bis, e subito dopo fa un finto decreto per risbatterli in galera. A nulla servito. Sono ancora tutti fuori. L’unico che è rimasto chiuso nel palazzo è Bonafede.
«Ci tengo a rassicurare che seguiremo sempre lo stesso principio, quello di garantire la sicurezza delle persone: l’esame sarà in presenza compatibilmente con l’andamento epidemiologico nelle diverse aree del paese. La maturità inizierà il 17 giugno, non ci saranno prove scritte ma un colloquio orale di un’ora massimo. Ci sarà la discussione di un elaborato sulle discipline di indirizzo che i nostri studenti concorderanno con i docenti, secondo la discussione di un testo di italiano studiato in classe. E poi ci saranno materiali preparati dalla commissione assegnati agli studenti. Tenere le scuole chiuse ci ha permesso di salvare vite umane, ha evitato il dilagare del contagio”. Così la ministra della scuola Azzolina, che evidenzia come le scuole chiuse abbiano limitato contagi fra studenti.
Ma la ministra dimentica di dire che se da un lato ha garantito il diritto alla salute, dall’altro la minestra è carente ed insipita.
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