By Gaetano Daniele
Il miliardario fallito Roberto Saviano, finito sotto scorta per sver raccontato quello che sapeva anche l’ultimo ragazzino del Paese, dopo questo periodo cupo e nero anche per gli attori e registi tragicomici, come nel suo caso, causa corona virus, è alla ricerca non della felicità, ma della popolarità. E per ottenerla, pur di non rimanere attaccato al caz**, attacca i due leader piu amati del momento: Salvini e Meloni. “Meloni e Salvini sanno tutto”. Lo scrittore copione, si riferisce all’ultima offesa che ha rivolto ai commercialisti, alludendo che questi, in tempi di crisi, favoriscono l’usura.
E nota: “Salvini, Meloni e il presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti (Massimo Miani) mi attaccano perché ho raccontato come la mafia dei colletti bianchi porta le aziende in crisi ai clan. Davvero ignorano tutto? Oppure sanno, tacciono e preferiscono attaccare me?“
Saviano pretende che Salvini, Meloni e il presidente dei commercialisti, abbiano la sua stessa fantasia da pensare che i commercialisti favoriscano l’usura attraverso i clan. Che possa esistere anche un fenomeno fel genere non è da escludere, ma questo ce lo devono confermare le forze dell’ordine, e non Meloni, Salvini e il presidente dei commercialisti. Tanto meno Saviano. Ma poi perché Salvini e Meloni e non Zingaretti, Conte e Di Maio?
Il miliardario Saviano aveva dichiarato dal suo apripista Fabio Fazio, che “quando un’azienda comincia ad andare in crisi, la criminalità organizzata avvicina i commercialisti. E i commercialisti dicono: c’è quella persona, c’è quella società che è interessata”. Parole pesantissime che hanno mandato su tutte le furie la categoria, intervenuta prontamente attraverso Miani, presidente del Consiglio nazionale dei commercialisti.