By Lucia Gallo (per ith24)
Dopo 38 giorni di ritardo e oltre 33mila morti in Italia, il premier Giuseppe Conte si dice pronto per affrontare la lotta al coronavirus. Del resto meglio tardi che mai. E possibilmente meglio prima che a pandemia finita.
“L’umanità sta attraversando una crisi che non ha precedenti per dimensioni e portata: una crisi che non conosce confini e non risparmia alcuna regione, minaccia la salute pubblica ma sfida anche i nostri sistemi sociali ed economici”. Nota il premier Conte, all’evento ‘Financing for development in the era of covid -19 and beyond’ promosso dalle Nazioni Unite, Canada e Giamaica.
Un discorso che non fa una piega. Anche perché in momenti drammatici come questi, conta quel che si è fatto non quello che si farà. E ad oggi oltre alle chiacchiere, per gli italiani, non so è fatto nulla. E le previsioni non promettono nulla di buono.