Fuga da Alcatraz? No, dai 5 Stelle. I dati che cancellano Conte e il Movimento

Il giorno dopo la débâcle della sinistra alle elezioni regionali, i cosiddetti giornali “progressisti”, avevano giocato fin da subito la carta dell’astensionismo. Un modo, sia per ridimensionare la vittoria schiacciante del centrodestra, sia per attenuare la sconfitta cocente della sinistra. Insomma, il trionfo della colazione guidata da FdI è netto ma condizionato da un astensionismo galoppante. A ribaltare questa tesi ci pensano due analisi, una dell’Istituito Cattaneo, l’altra di You Trend. In quel gigantesco 58 per cento di astensionismo, dicono i flussi elettorali, ci sono soprattutto ex elettori del Partito democratico e del Movimento 5stelle. Tradotto: una fuga degli elettori dem e grillini dal “campo largo” promosso per anni dagli stessi esponenti politici.

L’Istituto Cattaneo, centro studi diretto da Salvatore Vassalo, basa il confronto sui dati delle elezioni politiche 2022 ed evidenzia, in particolare, la fuga di voti dai partititi perdenti nelle consultazioni regionali di domenica e lunedì scorso. Il Movimento 5stelle è il partito più colpito dall’astensionismo: fra i residenti milanesi che il 25 settembre 2022 hanno scelto il partito di Giuseppe Conte, l’80 per cento ha preferito non recarsi alle urne ad esprimere la propria preferenza alle Regionali.

L’analisi YouTrend, allarga lo sguardo, ed estende l’analisi dei flussi alle Comunali del 2021 e alle Regionali del 2018. I numeri per il Movimento dell’avvocato del popolo, si fanno ancora più preoccupanti: la percentuale maggiore di astenuti è riconducibile a chi in passato ha scelto il Movimento 5stelle. Fra gli ex elettori del candidato grillino Dario Violi alle Regionali 2018, l’82 per cento non si è espresso per rinnovare la presidenza della Lombardia. Così pure Il 72 per cento di quanti alle politiche aveva scelto Conte e i Cinque Stelle. Un dato che smentisce, una volta per tutte, la narrazione di una certa sinistra: tre quarti di chi ha votato il partito di Conte alle politiche non si è recato ai seggi alle regionali.

Se il primo posto va ai 5stelle di Giuseppe Conte, la medaglia d’argento spetta di diritto al Partito democratico. Secondo l’analisi dell’Istituto Cattaneo, alle elezioni regionali in Lombardia, è rimasto a casa il 42 per cento degli elettori del Partito democratico e delle liste di centro sinistra. Il commento del direttore di YouTrend, Lorenzo Pregliasco, ne è una riprova: “Guardando al paragone con le scorse regionali, l’astensione è stata fortissima tra chi aveva votato per il candidato del Movimento 5stelle”.

Se invece il termine di paragone viene spostato sull’elezione del sindaco milanese, i flussi elettorali distruggono il centrosinistra: “I flussi calcolati a partire dai dati di sezione della città di Milano – spiega Pregliasco – mostrano che, rispetto alle comunali 2021, l’astensione ha colpito maggiormente gli elettori di Sala, ovvero l’elettorato di centro sinistra”.

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