Delmastro a piazzale Clodio per rispondere ai pm. Lollobrigida: una parte della magistratura vuole condizionare la politica

Andrea Delmastro è arrivato a piazzale Clodio per essere interrogato dai pm titolari dell’inchiesta per rivelazione e utilizzazione del segreto d’ufficio che vede il sottosegretario alla Giustizia indagato. L’indagine è stata avviata dopo l’esposto presentato dal deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Angelo Bonelli in relazione all’intervento del parlamentare Giovanni Donzelli sulla vicenda dell’anarchico Alfredo Cospito. Nell’esposto che ha dato origine al procedimento si fa riferimento alle conversazioni in carcere tra Cospito e un esponente della ‘Ndrangheta e un camorrista avvenute tra dicembre e gennaio scorsi poi lette in aula. L’atto istruttorio si svolgerà davanti ai pm titolari del fascicolo, Rosalia Affinito e Gennaro Varone, coordinati dal procuratore aggiunto Paolo Ielo e dal procuratore capo Francesco Lo Voi.

ministro Francesco Lollobrigida ha così commentato l’inchiesta: “Confidiamo che l’interpretazione di un autorevole magistrato, pro tempore ministro, sia abbastanza chiara, invece la cosa che stona un po’, – ha aggiunto Lollobrigida – è che mentre Nordio interpreta in maniera corretta e spiega che quegli atti non erano secretati, è che certamente c’è il segreto rispetto alle indagini e invece finiscono come al solito sui giornali, c’è qualcosa che funziona poco in questo, bisogna garantire una giustizia giusta, il rispetto della magistratura, della gran parte dei magistrati che si comportano in maniera corretta e come noi vogliono segnalare che c’è invece una parte della magistratura che tenta di condizionare la politica violando quelli che sono i principi della separazione dei poteri, insiti in qualsiasi sistema democratico, il nostro per primo e seguendo le regole della Costituzione. Questo principio va ristabilito”.

La stessa annotazione l’avevano fatta ieri i capigruppo di FdI a Camera e Senato Foti e Malan: come mai l’indagine a carico di Delmastro è finita sui giornali? Quindi siamo al paradosso che mentre per Nordio i documenti che avrebbe riportato Delmastro non sarebbero secretati, sicuramente è coperta dal segreto l’indagine a suo carico, che invece sta sui giornali. “Un bel cortocircuito! Ma tant’è… andiamo avanti con la certezza che tutto sarà chiarito in tempi brevi per poi continuare con più slancio di prima la nostra lotta a schiena dritta e a volto scoperto alla criminalità organizzata”.

L’atto non era secretato e non c’è stata nessuna rivelazione. Questo quanto avrebbe sostenuto Andrea Delmastro davanti ai pm titolari dell’inchiesta per rivelazione e utilizzazione del segreto d’ufficio. Delmastro, difeso dall’avvocato Giuseppe Valentino, ha risposto per circa due ore alle domande dei pm titolari del fascicolo, Rosalia Affinito e Gennaro Varone, coordinati dal procuratore aggiunto Paolo Ielo e dal procuratore capo Francesco Lo Voi. Il difensore depositerà la prossima settimana una memoria.

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