Femminicidi: da Bonino a Biancofiore, sì bipartisan all’idea di La Russa sul corteo di “soli uomini”

Dopo aver più volte ricordato negli ultimi giorni che quello dei femminicidi in Italia è un problema degli uomini, Ignazio La Russa, presidente del Senato, alle telecamere dell’Aria che Tira, su La7, lancia la sua proposta.

«Mi verrebbe voglia di indire una manifestazione di soli uomini, perché il femminicidio è una questione di uomini, vorrei vedere una manifestazione di soli uomini». Una proposta che arriva dalla seconda carica dello Stato (“Un segnale deve partire da noi uomini”) che il Parlamento pare subito raccogliere, da destra a sinistra, con qualche distinguo e sottolineatura.

«Bene, io da una vita che dico che sul tema dei femminicidi bisogna coinvolgere gli uomini, d’altra parte non siamo mica noi donne ad andare in giro con la sega elettrica per ammazzare qualcuno», dice tagliente Emma Bonino, figura storica del femminismo e da sempre in campo per la rivendicazione dei diritti. «Si convincessero i padri a parlare con i figli, a scendere assieme in piazza, questo sarebbe davvero un bel segnale», aggiunge la leader di +Europa.

«Quanto proposto dal presidente del Senato è fondamentale e condivisibile, lo ringrazio per la sensibilità che dimostra nei confronti delle donne e sono lieta di aggiungermi alle tante reazioni positive arrivate», dice convinta Michaela Biancofiore, capogruppo al Senato Civici. Per la senatrice altoatesina, «la piaga dei femminicidi si ripara solo se riusciremo a imprimere alla nostra societa’ una svolta culturale che non potrà essere attuata se gli uomini, in primo luogo, non diventano piu’ consapevoli della posta in gioco e non si mobilitano per tale causa».

Concorda anche la collega a Palazzo del M5S Alessandra Maiorino vicepresidente del gruppo al Senato dice: «Condivido lo spirito e lo sostengo da sempre: la violenza sulle donne la subiscono le donne ma è un problema degli uomini. Sono gli uomini che devono mettersi in discussione, tutti, non solo quelli violenti, ma tutti quando assecondano o lasciano andare su comportamenti e linguaggi che denigrano, sviliscono o oggettificano le donne». Poi la coordinatrice del comitato politiche di genere e diritti civili del movimento lancia la sua contro-proposta a La Russa: «Introduciamo l’educazione emotiva e sessuale nelle scuole. È l’investimento da fare per un futuro senza violenza contro le donne». Parole che trovano d’accordo anche il partito democratico.

Dal partito guidato dalla Schlein l’ex presidente della Camera, Laura Boldrini si dice favorevole alla marcia “maschile: «Ma dobbiamo essere consapevoli che bisogna sradicare la mentalità patriarcale che è alla base di questi comportamenti violenti», tuona. Per poi aggiungere velenosa: «Un paio di cose a La Russa vanno dette: primo che se è contro la misoginia deve essere coerente. Lo ricordiamo esultare in aula al Senato quando venne affondato il ddl Zan che era anche contro la misoginia oltre che contro la omotransfobia». Boldrini come Maiorino indulge poi nel politicamente corretto: «Lui dice di dare ceffoni ai ragazzi che mancano di rispetto alle donne. No, La Russa – scandisce Boldrini – non si educano i ragazzi attraverso i ceffoni ma facendo capire che deve esserci rispetto alla base delle relazioni».

Anche all’altra democratica Valeria Valente, già senatrice a capo della Bicamerale sui femminicidi non dispiace l’idea di La Russa (“Se promossa con lo scopo di chiedere una piena assunzione di responsabilità e consapevolezza da parte maschile, può dare un segnale positivo”), ma come Maiorino e Boldrini bacchetta La Russa sul ‘ceffone’ educativo. Infine, sfida La Russa la capogruppo di Alleanza Verdi e Sinistra alla Camera Luana Zanella. «Dice che vuole una manifestazione? Bene, ma adesso la deve fare davvero». Se così sarà in Piazza ci sarà il capogruppo della Lega a Palazzo Madama, Massimiliano Romeo. «Quella del presidente del Senato è una buona idea, sono pronto a partecipare», assicura il salviniano.

Da Fratelli d’Italia, anche il segretario di presidenza alla Camera e deputato di Fratelli d’Italia, Riccardo Zucconi, sposa la proposta di La Russa. Sui femminicidi, «il problema culturale è radicato e mentre le donne negli anni sono maturate, lavorando duramente per conquistare i loro diritti, gli uomini hanno fatto passi indietro». Per questo Zucconi sottolinea l’importanza di «muoverci massivamente per mettere uno stop a queste continue violenze»

Pubblicato da edizioni24

Pubblicato da ith24.it - Per Info e segnalazioni: [email protected]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.