Emergenza ambientale a Roma: topi, cinghiali e gabbiani ne fanno da padrone. È una discarica a cielo aperto

Roma è una città allo sbando e in questi giorni di canicola i problemi emergono con ancora più forza. Il degrado si vede passeggiando in qualunque via della Capitale ma, soprattutto, si sente, a causa delle tonnellate di spazzatura abbandonate sui marciapiedi e nelle carreggiate delle strade, che sotto il sole emanano un tanfo insopportabile. Inutile per i residenti lamentarsi. In Campidoglio da quell’orecchio non ci sentono e Roberto Gualtieri, sindaco che governa sotto l’egida del Partito democratico, sembra non interessarsi a quella che è diventata una vera e propria emergenza.

Anche se viene negato dalle istituzioni locali che al più fanno finta di niente, Roma è in emergenza. E non si tratta di una mera questione politica, di un allarme ideologico: basta fare due passi in città per rendersi conto di quello che accade e sono anche i medici che ora alzano la voce per chiedere maggiori tutele per i cittadini. “I rifiuti a Roma sono già emergenza. Intervenga il governo: il Comune da solo non ce la può fare. Molti anni fa anni a Napoli intervenne anche l’esecutivo per risolvere una situazione problematica”, ha dichiarato all’Adnkronos Antonio Magi, presidente dell’Ordine dei medici di Roma. “Non è possibile lasciare le cose come sono, dobbiamo metterci una mano sulla coscienza e fare qualcosa”, prosegue il professore, sottolineando il rischio igienico-sanitario per la città se non si trova una soluzione che sia davvero efficace.

Guardandosi attorno si notano facilmente i cassonetti “strabordanti dove, oltre a i miasmi, ci sono concreti rischi per la presenza di insetti, topi e gabbiani”. Il medico non usa mezzi termini per allertare sul pericolo che corre la Capitale: “Ci sono tutte le condizioni per poter avere sicuramente problemi igienici al momento, sperando di non arrivare a un’emergenza sanitaria”. Oggi, “ci ritroviamo in questa situazione e dobbiamo lavorare tutti per cercare di ritrovare il prima possibile soluzioni. Bisogna che si prenda di petto il problema”. Nella grande crisi dei rifiuti di Roma, spiega Magi, “ci sono situazioni a particolare rischio: vicino ai parchi dove ci sono i bambini, vicino agli ospedali, ai luoghi di ritrovo. Sono ‘spazi sensibili’ che vanno monitorati”.

Le segnalazioni arrivano già negli ospedali e non sono piacevoli: “Miasmi e, soprattutto, presenza di insetti. Zanzare che addirittura danno, con la puntura, bolle con il pus dentro. I cittadini cominciano ad essere preoccupati sotto questo aspetto. Voglio ricordare anche che abbiamo cassonetti dove c’è materiale organico e dove evidentemente si formano delle larve”.

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