Dettagli in busta paga: ecco cosa cambia dal 2024

Cambiano le buste paga. Gli interventi dell’esecutivo dedicati alla fiscalità hanno contribuito a modificare le cifre per i percettori dei redditi medio-bassi. La legge di bilancio contiene diversi provvedimenti tra cui il taglio del cuneo fiscale e la nuova Irpef. Ecco tutte le novità nei cedolini grazie alle due misure.

All’interno della legge di bilancio viene incluso un provvedimento che riguarda il taglio del cuneo fiscale, questo vale 10 miliardi e sono coperti in termini economici completamente in deficit. Per tutto il 2024 viene estesa la misura che è in vigore da luglio 2023. Viene applicato un taglio di 6 punti per i redditi fino a 35mila euro e 7 per quelli fino a 25mila. L’obiettivo dell’esecutivo, come specificato dalla premier Giorgia Meloni, è quello di dare più soldi in busta paga ai redditi medio-bassi. Il Presidente del Consiglio ha affermato che la misura si traduce in un aumento medio di circa 100 euro al mese per circa 14 milioni di cittadini.

Un’altra novità riguarda la riforma dell’Irpef. Vengono infatti accorpati i primi due scaglioni di reddito i quali modificano il sistema a quattro aliquote. Attualmente fino a 15mila euro l’aliquota è al 23%, tra i 15 e 28mila al 25%, tra 28 e 50mila al 35% e oltre i 50mila euro al 43%. Le fasce di reddito nel 2024, quindi, diminuiranno a tre e verrà cancellata l’aliquota al 25%. La novità riguarda più di 24,9 milioni di contribuenti e il costo oltrepassa i 4 miliardi di euro.

Queste due misure, in base alle stime del Ministero dell’economia, renderanno le buste paga dei lavoratori dipendenti più sostanziose fino a 1.298 euro annui, questo calcolo è basato su un reddito di 27.500 euro lordi all’anno. Per aiutare ulteriormente i redditi medio-bassi, l’esecutivo ha stabilito che per coloro che dichiarano più di 50mila euro dovranno versare una franchigia sulle detrazioni fiscali. Viene poi applicata una decurtazione di 260 euro della detrazione spettante sugli sconti del 19%, sulle erogazioni liberali per le Onlus, dei partiti e del Terzo settore. Inoltre la misura riguarda le detrazioni sui premi per l’assicurazione sulle calamità. Come specificato da Palazzo Chigi il taglio in questione non riguarda le spese sanitarie.

Il taglio del cuneo assieme alla riduzione dell’Irpef comporta un vantaggio notevole per chi guadagna 35mila euro all’anno. Il mix tra il taglio del cuneo assieme alla nuova Irpef comporta un incremento in busta paga mensile che va da 67 euro per i redditi di 15 mila euro a 120 euro per i redditi di 35 mila per poi diminuire a 22 euro mensili circa per quelli superiori a 35 mila euro che non usufruiscono del taglio del cuneo fiscale. La documentazione allegata all’audizione nelle Commissioni Bilancio congiunte di Camera e Senato include un’analisi dell’Ufficio parlamentare di bilancio con delle simulazioni specifiche che sottolineano il riscontro dovuto alle misure, calcolando quanti euro in più si guadagneranno.

Riportiamo nella tabella seguente le simulazioni effettuate per La Stampa dallo Studio del dott. De Fusco che indica o il totale dei maggiori importi annui, comprensivi dei due diversi tagli al cuneo. In base al reddito viene indicato prima l’importo mensile dovuto al taglio cuneo fiscale in busta paga e l’importo annuo complessivo.

  • Reddito: 10mila euro annui

25,67 euro

269 euro

  • Reddito: 12.500 euro annui

32 euro

336 euro

  • Reddito: 15.000 euro annui

38 euro

404 euro

  • Reddito: 17.500 euro annui

43 euro

430 euro

  • Reddito: 20.000 euro annui

49 euro

460 euro

  • Reddito: 25.000 euro annui

55 euro

548 euro

  • Reddito: 30.000 euro annui

56 euro

576 euro

  • Reddito: 35.000 euro annui

65 euro

591 euro

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