Da regina “esclusiva” del Festival a indagata per truffa: così è caduta la stella Ferragni

The Ferragnez, un anno dopo. O anche: come si sono schiantate le due stelle del firmamento social. Non è il titolo della nuova stagione targata Amazon Prime ma della triste cronistoria di casa Ferragni.

Un anno fa la coppia italiana più seguita su Instagram aveva rubato ad Amadeus il palco del Festival di Sanremo. Lei, Chiara, con il nude look chiacchieratissimo, il monologo sul sessismo, lo slogan “Pensati libera”, il cachet donato all’associazione che lotta contro la violenza sulle donne. E lui, Federico, con la sfida ai vertici Rai, il freestyle pro aborto, gli insulti a mezzo governo Meloni e il (finto) bacio gay con Rosa Chemical. Due facce della stessa moneta. D’oro, ovviamente. Il Festival li aveva incoronati: invincibili, anche davanti alle polemiche. E di polemiche ce ne erano state eccome. Anche una che parlava di una lite familiare per l’eccessiva esuberanza di lui che aveva finito per mettere in ombra lei. Il più classico dei bisticcio tra marito e moglie. Ma allora i follower aumentavano, e pure la popolarità. E, quindi, i contratti stellari.

Se ci mettiamo a guardare indietro oggi, poche ore prima che inizi la nuova edizione del Festival di Sanremo, tanto è cambiato da quei giorni. Lei, Chiara, con la condanna dell’Antitrust per il pandoro gate, gli scandali legati alle uova di Pasqua e alla bambola Trudi, l’inchiesta per truffa aggravata e gli sponsor in fuga a gambe levate. E lui, Federico, con l’ansia di finire a terra con la moglie, la fuga dai social, le vacanze separate e, soprattutto, le voci di divorzio. Un tonfo per entrambi che pesa in termini di follower ma soprattutto di mancati introiti per cifre a sei zeri.

Cosa abbia fatto precipitare i Ferragnez tanto in basso, oltre ovviamente all’aver maldestramente “giocato” con la beneficenza, probabilmente è stato l’essersi innalzati a maestrini. Lei, influencer di moda, e lui, rapper, hanno cercato di imporre agli italiani la loro agenda politica. Un’agenda politica arcobaleno e politicamente corretta che, ovviamente, strizza incessantemente l’occhio alla sinistra. E, come molti da quelle parti, hanno dimostrato quanto siano bravi a predicare e altrettanto pessimi a razzolare.

Pubblicato da edizioni24

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