Da Cutolo a Senese, l’elenco delle perizie psichiatriche false per uscire dal carcere

Non sapremo mai effettivamente se quel “capotto cammello che al maxi processo sembrava o chiù bello” di Faber fosse indirizzato a Raffaele Cutolo ma certamente il boss di Ottaviano è stato un antesignano in alcune, tremende cose del nostro Paese. Come quelle delle perizie psichiatriche false. In principio furono  Cutolo e Umberto Ammaturo. “Don Raffaele” si fece dare l’infermità salvo poi far saltare in aria la sua cella ad Aversa e fuggire. Ma anche gli esponenti della banda della Magliana, Cosa nostra e ovviamente la ndrangheta hanno usufruito di false perizie . L’elenco dei criminali che hanno fatto ricorso a perizie psichiatriche compiacenti è infinito. E forse il tempo verbale andrebbe orientato al presente, considerato che in molte regioni italiane ci sono psichiatri condannati o indagati . Sbaglierebbe chi pensasse che usano la paura per estorcere una perizia compiacente. In molti casi, e ci sono processi in tutta Italia , usano il denaro. E poi gioielli, Rolex e tutti i benefit possibili.

Uno dei casi più clamorosi è quello del boss della Camorra Michele Senese, nei fatti il capo del narcotraffico romano, che è riuscito a farsi dichiarare schizofrenico fino a quando il coraggio di un altro perito e del giudice Otello Lupacchini non lo hanno inchiodato. Il suo braccio destro , Ugo Di Giovanni, dopo avere comandato da una comunità di recupero il traffico di stupefacenti della capitale oggi invoca, sempre attraverso una nuova perizia, una presunta incompatibilità in carcere. Non è basato che Di Giovanni dirigesse il traffico milionario della droga  per impedirgli di chiedere ancora una volta la libertà. Per ora non concessa.

Non sempre ci sono stati casi di corruzione per le false perizie. Molte volte i periti erano in buonafede e si sono fatti raggirare da simulatori, oppure hanno avuto terrore. Era sicuramente in buonafede Elvezio Pirfo, autore però di una perizia assai singolare sul boss della ndrangheta Lampada oggetto di feroci critiche da parte di Nando Dalla Chiesa. Lampada ha quasi finito di scontare la sua pena a casa perché incompatibile con ogni detenzione o comunità terapeutica! Pirfo ebbe successivamente problemi giudiziari per altri fatti in Piemonte da cui è stato scagionato. C’è chi ha fatto di tutto per sfuggire alla pena. Soprattutto dal 41 bis, regime duro. E ha simulato malesseri di ogni genere.

Ieri FdI si chiedeva che fine avesse fatto Giandavide De Pau. L’ex autista di Senese a novembre uccise tre prostitute sotto effetto di cocaina. Già nel passato se l’era cavata con una perizia dopo uno stupro. Dal mese di novembre De Pau è a Regina Coeli ma non si sa se sia stata chiesta un’altra perizia psichiatrica. Fratelli d’Italia ha chiesto al sindaco di Roma Gualtieri di costituirsi parte civile contro De Pau che tecnicamente sarebbe un antisociale, un delinquente criminale puro. Che usa la cocaina come zucchero. E che non dovrebbe uscire mai più dalle patrie galere

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