Crepet epocale: “L’uso dell’alcol da parte dei giovani preoccupa. Ma da dove prendono i soldi? Dai genitori? A volte sono la loro rovina”

«L’abbassamento dell’età nell’uso dell’alcol è preoccupante, l’età è sempre più precoce di coloro che finiscono in ospedale per coma etilico e non c’è più la distinzione di sesso, come vi era vent’anni fa. Tutti aspetti che raccontano una realtà molto preoccupante». Così all’Adnkronos lo psichiatra  Paolo Crepet, sull’allarme lanciato dall’Ospedale San Paolo di Milano aull’aumento di giovanissimi che arrivano al pronto soccorso incoscienti per il troppo alcol.

«Ma la domanda è, per arrivare all’incoscienza o al coma etilico bisogna bere molto e l’alcol costa – evidenzia Paolo Crepet – quindi dove trovano i soldi per arrivare a tale stato? Genitori? Amici? Chi frequentano questi giovanissimi, a quali compagnie si aggregano per bere così tanto. E non si può neanche sottovalutare dove bevono, locali, bar con una musica particolare che, secondo alcuni esperti, portano alla perdita della coscienza che aiuta nell’abuso di alcol»

«Ragazzini che rischiano, nel senso che il coma etilico abbassa nel tempo le difese e col tempo ti basta sempre meno alcol per ubriacarsi o arrivare di nuovo al coma etilico. L’assunzione e lo stordimento da alcol non è affatto piacevole. I sintomi sono molto pesanti, nausea, vomito, forte stordimento, per non parlare dei danni al cervello», ha concluso Paolo Crepet.

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