By Gaetano Daniele
La storiella della Wagner, mi piace. Chi l’ha inventata deve avere proprio le palle. Ho detto palle, non ernia. Fatto è, che i comuni mortali non ci stanno capendo un cazzo. È un caos. Chi grida al golpe, chi suppone pseudo tradimenti in patria. Qual è la verità? Se lo chiedono tutti, anche noi italiani. Ma l’errore è ragionare solo in termini politici o militari. Forse sono dinamiche più simili a quelle di grandi organizzazioni criminali.
Se fossi allo Stato russo invece di preoccuparmi di ostentare ricchezza miliardaria non frutto delle loro attività e che operano sfacciatamente all’interno di un sistema di potere corrotto, mi concentrerei di trovare un accordo con la Nato. Non tanto con Zelensky, che conta quanto il due di bastoni a briscola.
Fatto è che Putin ha perso il controllo di uno Stato che sembra sempre più fallito. Vedere gruppi mercenari che annunciano di marciare sulla capitale e non sono subito fermati sarebbe impensabile ovunque, tranne nella Libia Post Gheddafi. Vado a memoria.
A torto o ragione la Russia non è solo uno Stato che ne ha invaso un altro. Ma che usa bande criminali che hanno il permesso di non rispettare le leggi. E quindi di torturare. Stuprare. Deportare bambini. Devastante anche per i soldati russi. Almeno i francesi, con dignità, hanno la Legione.
Ora o l’Onu riesce a far rispettare il diritto internazionale o mostra la sua inutilità e apre le porte a una guerra globale. Ci siamo già passati con la Società delle Nazioni. Quanto allo Stato italiano, non può non sostenere non il bamboccio Zelensky, ma la popolazione Ucraina, con ancora più determinazione, perché la Wagner ha dimostrato abbondantemente di che pasta è fatta.
Tutto in nome di un pacifismo di facciata sento propagandare dalla sinistra, 4 scappati di casa, una nuova parola d’ordine del Cremlino: un cessate il fuoco immediato. Cioè consegnare i territori occupati a Putin. Schlein è confusa. Talmente confusa che ha preso fischi per fiaschi.
