Colpo di scena, Sinner asfalta Djokovic al tie-break

Uno straordinario Jannik Sinner ottiene per la prima volta nella sua carriera una vittoria contro il gigante Novak Djokovic. Loa fa al Pala Alpitour di Torino in occasione della seconda partita del gruppo A delle Atp Finals 2023 termina 7-5, 6(5)-7, 7-6(2) per il tennista italiano, che si avvicina così sensibilmente alla qualificazione per le semifinali del torneo tra i migliori otto del ranking. Arriva quindi il bis (a dir poco meraviglioso) dopo il successo al debutto contro Stefanos Tsitsipas – che si è ritirato anzitempo -, e giovedì potrà chiudere la pratica del girone contro il danese Holger Rune. Una nottata piemontese che dimostra nuovamente come il nostro connazionale possa competere oramai ampiamente alla pari (se non di più) anche contro il mostro sacro del tennis.

Il festival dell’ace caratterizza i primi tre game, che finiscono tutti a zero (2-1 per Djokovic). Il tennis vero comincia a vedersi nel quarto gioco: l’altoatesino concede due punti all’avversario in risposta, ma tiene il servizio. Lo stesso fa il numero 1 del mondo – a 15 – mentre l’azzurro deve sudarsi ai vantaggi il punto del 3 pari. Il nativo di San Candido ottiene la prima palla break, costringendo l’avversario a tornare indietro e mandare il dritto a metà rete, ma la spreca grazie alla prima al centro vincente del serbo, che poi si ripete con la volèe fintata di rovescio. I game proseguono abbastanza agevolmente per entrambi, almeno fino all’undicesimo: da 40-0, Djokovic si fa rimontare da un Sinner che cambia marcia spostandosi sul dritto, scaglia l’inside out e chiude con lo schiaffo al volo dall’altra parte. Poi, doppio fallo del pluricampione e rovescio incrociato a tutto braccio sulla riga dell’italiano, che strappa la battuta. Jannik serve alla grandissima per il match: game a zero, con il nastro che respinge il dritto in controbalzo di Nole, e primo set vinto.

L’avvio del secondo set è pressoché identico all’inizio del primo parziale. Sul 2-1, come spesso accade, Djokovic abbandona il campo per usufruire del toilet break. Sinner soffre il suo secondo servizio e va sotto 0-30, ma risolve tutto con un gran recupero che chiude il 2-2 con il dritto inside out e smash non banale siglato dal sudtirolese. Si vola abbastanza rapidamente sul 5-4, tra una classica sceneggiata e un’altra del tennista serbo che chiede sarcasticamente al pubblico di Torino di contestarlo dopo avere richiesto (inutilmente) un challenge. Sinner, con autorità l’azzurro tiene agevolmente la battuta; Novak questa volta non si fa fregare nell’undicesimo gioco e, anzi, crea parecchi grattacapi alle porte del tie-break. Qua il mini-break strappato dall’azzurro in apertura viene subito annullato dal serbo. Lo stesso copione si ripete poco dopo: sulla parità assoluta Jannik perde il controllo del dritto incrociato e regala il sorpasso avversario: al secondo set point, Djokovic non sbaglia e pareggia il conto dei parziali.

Si passa così all’atto conclusivo decisivo. I quattro game iniziali del terzo set scorrono via piuttosto rapidamente; poi, nel quinto, c’è tutto l’immenso Sinner con il suo repertorio: risposta di dritto sul serve and volley dell’avversario, grandissima risposta con il rovescio in allungo, risposta vincente di dritto stellare. È break. Peccato solo che nel gioco successivo arrivi l’immediato controbreak ai vantaggi al termine di scambio vissuto sulla diagonale di rovescio. Il numero 4 del mondo non si demoralizza e, anche dopo due ore e mezzo abbondanti di gioco, il livello resta altissimo: l’equilibrio totale regna sovrano. Si vola sul 5 pari dove, con un po’ di sofferenza, Sinner tiene il servizio. Il tie-break, giustissimo epilogo di questo incontro, è assicurato e arriva puntualmente dopo il dodicesimo game vinto a zero da Djokovic. L’avvio azzurro è superlativo: doppio mini-break e 3-0. Il 5-0 arriva da lì a breve. Cinque match point sono sul piatto per lui: il primo scappa, ma il secondo termina alle spalle di Nole che, almeno per una notte, vede spodestarsi un regno che pareva inespugnabile. Il tabù Djokovic è infranto. Tifosi in visibilio a Torino: uno stratosferico futuro personale (e italiano) è tutto nelle mani di un 22enne chiamato Jannik Sinner.

Pubblicato da edizioni24

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