Orrore a Caserta, picchiano la figlia neonata e la lasciano morire. Arrestati i genitori per omicidio

Avrebbero picchiato la figlia neonata, con soli 45 giorni di vita, fino a lasciarla morire. È la pesantissima accusa nei confronti di due genitori, lui 26 anni e lei 19, arrestati a Santa Maria a Vico, nel Casertano, martedì 14 novembre. Entrambi sono indagati con l’ipotesi di reato per concorso in omicidio volontario pluriaggravato e già da due mesi gli erano stati sottratti gli altri due bambini di 2 e 4 anni. Ad incastrare la coppia sarebbero stati alcuni messaggi scambiati in chat e l’esito dell’esame autoptico sulla piccina.

Come riporta l’Ansa, il decesso della neonata risale allo scorso 2 settembre. La piccola presentava numerose ferite, ecchimosi ed escoriazioni al corpo. Sin da subito i sospetti dei carabinieri sono ricaduti sulla coppia di giovani coniugi che, sul punto, hanno negato ogni eventuale coinvolgimento. Dalle indagini, invece, sono emersi particolari a dir poco agghiaccianti. Su tutti che il 26enne avrebbe colpito la neonata con una violenza tale da cagionarle un trauma cranio facciale, da cui poi sarebbe derivata una frattura ossea e un ematoma irreversibile al cervello. Inoltre, a seguito delle botte, la piccola sarebbe stata lasciata agonizzante nella sua culletta.

Le indagini, avviate dai militari dell’Arma subito dopo la morte della bimba, condotte sotto la costante direzione della Procura di Santa Maria Capua Vetere, hanno permesso di ricostruire l’inquietante quadro indiziario a carico della giovane coppia di coniugi. Secondo l’accusa, prima di morire, la neonata avrebbe subito maltrattamenti per giorni. Sul suo corpicino sono state riscontrate contusioni, ecchimosi, escoriazioni e anche ustioni profonde. Le scottature sono state attribuite all’uso di acqua bollente durante i frequenti lavaggi a cui veniva sottoposta la piccina. Inoltre i genitori non avrebbero mai sottoposto a visite mediche la figlioletta ma ricorrevano rimedi casalinghi per le cure, quali applicazioni di strutto sulle sedi traumatiche.

A fronte del solido quadro indiziario, stamattina i carabinieri del Comando Stazione di Santa Maria a Vico hanno dato esecuzione ad un’ordinanza applicativa di misura cautelare in carcere, emessa dal gip del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere su richiesta della Procura, nei confronti della giovane coppia di coniugi. Devono rispondere entrambi di concorso in omicidio volontario pluriaggravato.

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