Città di Acri (Cosenza), il Colonnello Calcagni riceve la cittadinanza onoraria

By Rubrica Calcagni

Il Consiglio Comunale ha conferito la “Cittadinanza Onoraria” al Colonnello del Ruolo d’Onore dell’Esercito Italiano Carlo Calcagni, con la seguente motivazione:

Fedele servitore dello Stato e Vittima del Dovere, atleta paralimpico che ha dato lustro alla Nazione. Nonostante la gravissima malattia trasmette l’amore per la vita e il forte senso della solidarietà.
“Il Mondo spezza tutti quanti, ma solo alcuni diventano più forti la dove sono stati spezzati”
(Ernest Hemingway).

Si tratta di un atto che suggella un rapporto che da qualche tempo va sempre più rafforzandosi.

Carlo Calcagni, paracadutista e pilota istruttore di elicotteri, proprio durante una missione internazionale di pace della NATO, sotto l’egida delle Nazioni Unite, in Bosnia-Erzegovina, nel 1996, fu pesantemente esposto agli effetti devastanti dell’Uranio Impoverito e contaminato da una quantità eccessivamente elevata di metalli pesanti che hanno invaso il suo corpo, i suoi organi e modificato persino il suo DNA.

Le biopsie effettuate su fegato, polmoni e midollo hanno riscontrato la presenza di ben 28 metalli pesanti con gravissime ripercussioni sulla salute.

Oggi Carlo, eroe dei nostri tempi, è costretto a vivere e convivere con numerose gravi patologie tra cui: cardiopatia, linfomielodisplasia, polineuropatia cronica, degenerativa ed irreversibile con Parkinson, fibrosi polmonare con insufficienza respiratoria, disfunzione dell’ipofisi e sensibilità chimica multipla.

Tutto ciò lo costringe ad affrontare estenuanti terapie quotidiane: sette iniezioni di immunoterapia, appena alzato, circa 300​ compresse tra colazione, pranzo e cena, quattro ore di flebo, ossigenoterapia per almeno 18 ore su 24, ventilatore polmonare notturno, sauna e lettino a raggi infrarossi, plasmaferesi (una sorta di dialisi) settimanalmente e, spesso, interventi chirurgici d’urgenza.

Più volte ha lottato tra la vita e la morte, due volte in quest’ultimo anno, per una setticemia e per un infarto causato da una embolia gassosa.

Soltanto una ferrea determinazione ed uno sconfinato amore per la vita hanno permesso al Colonnello Calcagni di continuare a vivere, nonostante il dolore e le privazioni siano, ormai, parte integrante della sua esistenza.

Carlo Calcagni è un modello per tutti, per la sua determinazione, la sua tenacia, la straordinaria caparbietà.

Carlo si fa, costantemente e quotidianamente, testimone della bellezza della vita, dolceamara, ma sempre degna di essere vissuta: “C’è la convinzione di avere una lunga vita davanti – dichiara Calcagni – ma non è, sempre, così perché tutto può cambiare, in un solo istante e nel peggiore dei modi. Per questo dobbiamo vivere al meglio, non sprecando neanche un secondo del proprio tempo, cercando di sfruttarlo e valorizzarlo al massimo. Gratuitamente abbiamo ricevuto il dono meraviglioso della vita ed il miglior modo per renderla preziosa è farne dono agli altri”.

Grande partecipazione ha accompagnato la seduta del consiglio comunale per il conferimento dell’importante onorificenza: la sala consiliare, gremita di pubblico, è stata arricchita dalla presenza di tantissimi bambini, ai quali il Colonnello ha, personalmente, attaccato al petto la spilla con il delfino, simbolo del suo mantra, che è il suo stile di vita, “Mai Arrendersi”.

Presenti, oltre alle Autorità locali, la famiglia di Carlo, il sindaco di Cellino San Marco (città in cui vive e in cui è stato nominato Garante della disabilità), dottor Marco Marra, e quello di San Demetrio Corone, Ernesto Madeo.

A spiegare le ragioni che hanno portato al riconoscimento ed al conferimento della Cittadinanza Onoraria al Colonnello, il primo cittadino di Acri, avvocato Pino Capalbo, che ha anche ricordato la MOZIONE, votata all’unanimità, lo scorso 22 ottobre 2022, dal Consiglio Comunale ed inviata al Ministro della Difesa, affinché Calcagni possa indossare nuovamente la sua divisa e gli venga conferita la “Medaglia al Valore” per aver dato “lustro” all’Italia intera durante la missione nei Balcani, come risulta nel suo stato di servizio.

Tanti gli interventi effettuati dai membri del Consiglio Comunale: Salvatore Palumbo, Mario Fusaro, Giuseppe Intrieri, Raffaele Gencarelli e l’assessore comunale ai Servizi Sociali, Sport e Spettacolo Luigi Maiorano, che hanno esternato la propria emozione e l’orgoglio nell’avere Carlo come concittadino, evidenziando che tale onorificenza è la più alta che un Comune possa conferire.

Inevitabilmente, accanto ai meritati e riconosciuti elogi, non sono mancati i riferimenti polemici per il modo in cui il militare è stato trattato proprio da chi avrebbe doluto tutelarlo e, soprattutto, rispettarlo e valorizzarlo per ciò che rappresenta per tutti gli Italiani.

Il consigliere Mario Fusaro, amareggiato, ha commentato come “non sempre lo Stato tratta i suoi eroi allo stesso modo”.

Calcagni ha ricordato una serie di brillanti risultati sportivi, recentemente conquistati, tra cui, nell’ultimo fine settimana, 4 medaglie d’oro durante i Campionati Europei d’impresa a Bordeaux, in Francia.

Precedentemente, in rappresentanza del Gruppo Sportivo Paralimpico della Difesa, ha raggiunto eccellenti traguardi, vincendo i Campionati Italiani di atletica paralimpica, i Campionati Italiani di canottaggio indoor e riuscendo a stabilire un nuovo record del mondo, proprio nel canottaggio indoor.

Subito dopo, il neocittadino onorario di Acri, ha dichiarato:

“voglio dedicare questo importante riconoscimento ai miei colleghi che hanno perso la vita nell’adempimento del dovere, a tutti coloro che, come me, hanno riportato danni permanenti per il servizio prestato e, soprattutto, alle nostre famiglie che, troppo spesso, restano sole nel dolore più profondo e nel silenzio più assordante”.

Pubblicato da edizioni24

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