Molise, domenica e lunedì urne aperte per le regionali. Roberti: “Meritiamo una terra in cui restare”

Saranno circa 240mila gli elettori chiamati alle urne il 25 e 26 giugno per le regionali in Molise. Seggi aperti da domenica dalle 7 alle 23 e poi lunedì dalle 7 alle 15. Sono tre i candidati in corsa per Palazzo Vitale per la carica di presidente: Francesco Roberti per il centrodestra, Roberto Gravina per i progressisti (centrosinistra e M5S) ed Emilio Izzo con la lista civica “Io Non Voto I Soliti Noti”. Il sistema elettorale prevede la ripartizione dei seggi nell’unica circoscrizione con una maggioranza minima di 12 seggi (su 20) alla coalizione del presidente vincitore e una soglia di sbarramento al 5% per le liste.

Roberti, espressione di Forza Italia, è nato a Montefalcone nel Sannio, in provincia di Campobasso, il 15 giugno 1967. Laureato in Ingegneria elettronica all’Università degli Studi di Firenze. Ingegnere e professore di Elettronica all’Itis “Majorana” di Termoli. Per quattro legislature, dal 2002, è stato eletto consigliere comunale a Termoli, dove ha conquistato poi la fascia tricolore il 9 giugno 2019 battendo il sindaco uscente di centrosinistra, Angelo Sbrocca, con il 61% dei consensi. È, inoltre, presidente della Provincia di Campobasso dal 3 settembre 2019. Alle regionali in Molise lo sostiene un’ampia coalizione di centrodestra composta da 7 liste: oltre a Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega, anche Udc, Popolari, Molise che Vogliamo, Roberti Presidente. È riuscito a catalizzare, inoltre, l’appoggio di Italia Viva.

Gravina, classe ’77, è un avvocato nato a Roma. Espressione del M5S, è sindaco di Campobasso. Lo sostengono sei liste: Pd, 5 Stelle, Sinistra-Verdi, Costruire Democrazia, Socialisti e Gravina Presidente. A giudicare dal comportamento di Giuseppe Conte ed Elly Schlein, però, quello molisano appare come un matrimonio d’interesse con pochissime prospettive. Il terzo candidato, Izzo ha 69 anni, è un ex dipendente statale pensionato, che ha avuto l’endorsement di Antonio Ingroia.

“Molisani: brava gente! Persone dalla tempra dura che non si arrendono e non si abbattono facilmente. Persone cariche di operosità e dall’animo gentile. Noi molisani non crediamo alle promesse, non guardiamo all’ignoto ma abbiamo i piedi ben saldi su questa nostra terra che ha bisogno di cura e attenzione”, ha scritto Roberto in una lettera inviata ai cittadini del Molise per le regionali, nella quale ha spiegato che “quello che io vorrei essere per tutti voi è esattamente questo: un sindaco di questa nostra terra e non un governatore chiuso nei palazzi. Una persona tra la sua gente che ascolta e si rimbocca le maniche. Che sbatte i pugni e che si spende senza limiti. Sarò il sindaco del Molise e lo farò mettendo al centro le persone e non gli interessi”.

Roberti, quindi, ha illustrato i principali punti del programma: “Diritto alla salute, lavoro, sviluppo sostenibile, turismo, innovazione e ricerca”, chiarendo che non contemplano “proposte irraggiungibili ma bensì concrete, capaci di incidere sul quotidiano e sulla vita delle persone, per un cambio di rotta”. In tema di sanità, al primo posto, c’è il rilancio degli ospedali e della sanità pubblica. C’è poi la questione dello spopolamento delle zone interne, che va evitato “con mirati programmi di sviluppo”. Una cornice nella quale rientrano anche “gli aiuti, insieme con il governo, alle giovani coppie per incentivare la natalità” e il potenziamento delle infrastrutture con investimenti rivolti “anche e soprattutto” alle zone interne.

“E poi ancora occorre accelerare sulla transizione energetica”, scrive ancora Roberti, sottolineando l’importanza di “un discorso d’insieme con le associazioni di categoria per nuovi investimenti e per potenziare le aree industriali”. “Discorso simile per l’agricoltura che rappresenta un settore strategico” e “può rappresentare un volano di sviluppo e generare occupazione”; per il turismo, puntando su “brand e promozione” e su “un piano di potenziamento dell’accoglienza, della ricettività e dei servizi”; per la promozione di “sane politiche ambientali”, che sono “un investimento teso a migliorare la sicurezza del territorio e la qualità della vita”. Sul fronte di innovazione e istruzione, Roberti pianifica un’alleanza con l’Università del Molise per dare vita a programmi di ricerca e sviluppo in grado di “dare opportunità di restare ai tanti giovani talenti che rappresentano un insieme di saperi e abilità, competenze ed esperienze necessarie per lo sviluppo di tanti settori della nostra economia”.

“Ho percorso ogni millimetro di questa terra. Ne conosco ogni angolo, ogni respiro, ogni odore. Ho attraversato strade, quartieri, piazze, mercati. È qui che ho voluto che nascessero i miei figli ed è qui che li ho voluti crescere. È sempre qui, che voglio continuare a vederli vivere. Il Molise, i nostri figli, meritano di più. Lo merita chi ogni giorno va avanti nonostante tutto, nonostante la difficoltà di sognare qualcosa di nuovo. Lo meritano le imprese, i professionisti, i lavoratori che con tanta fatica coltivano l’orgoglio di questa terra. Dare prospettiva al Molise – conclude Roberti – non è un sogno. Si può fare. Con competenza, dedizione e passione”.

Pubblicato da edizioni24

Pubblicato da ith24.it - Per Info e segnalazioni: [email protected]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.