Caso Leonardo La Russa, il cellulare intestato al padre ma il ragazzo non aveva il numero della “presunta” vittima. Sembra sempre più una montatura!

Nell’ambito delle indagini sulla denuncia per stupro contro Leonardo La Russa, gli investigatori hanno ascoltato uno dei titolari della discoteca Apophis di Milano, dove i due ragazzi si sono incontrati la sera del 18 maggio. Saranno sentite anche altre persone per verificare quale sia stato l’atteggiamento dei due e in particolare della ragazza che, secondo l’amica, aveva perso il controllo dopo aver bevuto un drink offertole da Leonardo la Russa.

Poche speranze, invece – informa il Corriere –  ci sono per trovare nelle telecamere di sorveglianza (interne ed esterne) le immagini della serata, che di solito restano memorizzate per non  più di 24 ore.

La Squadra mobile ha acquisito le copie dei telefonini della presunta vittima e di tre sue amiche citate nella denuncia mentre non è stato possibile acquisire il telefonino del ragazzo 19enne perché la scheda è intestata al padre Ignazio e quindi protetta dall’immunità parlamentare. Ma Leonardo La Russa non aveva il telefono della ragazza, anche se nel suo cellulare potrebbero esservi altre conversazioni di interesse ai fini dell’indagine.

Il padre della ragazza oggi è stato intervistato dalla Verità, che ha spiegato che l’uomo da anni non ha rapporti con la ex moglie che ha allevato la figlia. “Io posso dire – ha detto al giornale diretto da Belpietro – che voglio tanto bene alla mia bambina, che sono dispiaciuto per quanto le è accaduto, non sono un bacchettone, mia figlia non è una verginella e se fa sesso con qualcuno, fa parte della sua vita. Il problema non è quello. Il problema è se una ragazza lo fa e non sa di averlo fatto perché ha preso una sostanza di quelle che vengono definite generalmente “droghe del sesso”, credo che bisognerà cercare di capire quello. Il resto sono solo un sacco di chiacchiere”.

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