By Gaetano Daniele
È giunto il momento di conoscere la verità, ovvero il destino politico del leader della Lega Matteo Salvini, che oggi vedrà votare, a Palazzo Madama, l’autorizzazione a procedere nei suoi confronti per sequestro di persona. Una sinistra pronta a tutto pur di sconfiggere un avversario politico imbattibile sotto il punto di vista numerico, programmatico. Non a caso la Lega è il partito più votato avendo sfiorato ad oggi il 33%. Salvini rischia fino a 15 anni di carcere per sequestro di persona.
Un caso molto ma molto anomalo, considerato che all’epoca dei fatti il Premier Giuseppi Conte non solo non ha osteggiato le scelte dell’allora ministro dell’interno Salvini, ma le ha anche appoggiate per poi rimangiarsi tutto. Infatti, qualora il presidente Conte avesse ritenuto opportuno osteggiarla sul piano degli indirizzi governativi, attraverso una presa di posizione formale, avrebbe potuto convocare ad horas una seduta del Consiglio dei Ministri per l’assunzione di una decisione di indirizzo contraria rispetto alle scelte gestionali del ministro Salvini. Cosa mai fatta, anche perché l’attuale ministro dell’interno Lamorgese, per mere opportunità politiche, ha tenuto ferma per circa 4 giorni in mare un’altra Ong con oltre 90 migranti a bordo, senza che nessuno le dicesse niente, magistratura compresa. Se oggi la sinistra è così che la vuole vinta, nessuno glielo potrà impedire, solo il popolo, domani, attraverso il voto.
