Salvini al Senato: “Io non scappo”

By Giuseppe Falco (per ith24)

È pronto Matteo Salvini ad affrontare il giudizio del Senato e nella eventualità il processo penale per sequestro di persona che alcuni giudici di sinistra vogliono affibiargli perché troppo scomodo agli avversari del PD, o forse per deviare il vento sovranista che ormai sta soffiando forte da nord a sud.

E al Senato è intervenuto il diretto interessato, Matteo Salvini, che nota: “Se c’è qualcuno che scappa non è fra i banchi della Lega ma fra i banchi del governo. Se avessi dovuto ragionare per opportunismo, per interesse personale non avrei preso la decisione che ho preso: si parla di un processo, non di una passeggiata. Ritengo di aver difeso la mia Patria, non chiedo un premio ma se ci deve essere un processo che ci sia. Ho fatto il mio dovere. Non andrò a difendermi ma a rivendicare con orgoglio quello che collegialmente abbiamo fatto per l’Italia. Io dico quello che dico per rispetto nei confronti della carica che ho ricoperto, degli italiani e dei miei due figli che vanno a scuola e hanno il diritto di ritenere che il papà sia spesso lontano da casa non perché sequestra persone ma perché difendere confini del suo Paese è un suo dovere”. Chiosa Salvini. “Io un sequstratore? I migranti siamo andati a prenderli noi in acque maltesi. Ci chiesero aiuto e ho detto sì, avremmo potuto fregarcene e invece no . Devo disubbidire a Giulia Bongiorno perchè sono testone e sono stufo di impegnare quest’Aula per la Diciotti, la Gregoretti, la Open Arms. Chiariamola una volta e per tutte davanti a un giudice se ho fatto il mio dovere”.

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