Cardito, amministrative 2020: “Ultime sui raggruppamenti anti Cirillo”

By Gaetano Daniele

Il governo ha annunciato il rinvio del referendum sulla riduzione dei parlamentari che era stato fissato per il prossimo 29 marzo, in virtù dell’emergenza coronavirus – COVID-19. I

Intanto dovrebbe essere fissata per fine maggio 2020 la data delle elezioni amministrative per il rinnovo dei sindaci e dei consigli comunali. Ad oggi sembra che l’emergenza epidemiologica non dovrebbe far slittare di qualche mese tali elezioni.

Indipendentemente dalla esatta data delle elezioni amministrative, uno o due mesi di slittamento probabilmente non cambieranno gli attuali scenari politici carditesi.

Il sindaco uscente si ricandiderà ed è un dato certo, salvo giusti impedimenti non proprio imprevedibili. Il fronte anti Cirillo o antisistema, così come lo definiscono gli avversari, è rappresentato dal gruppo ancora fedele all’ex sindaco Giuseppe Barra, oggi capeggiato da Nunziante Raucci, da un lato, e dal gruppo costituito di Marco Mazza, Francesco Pisano, Pasquale Barra e Luigi Iorio, forti dell’appoggio di Giuseppe Di Micco, Pasquale Chiacchio e Luigi Credendino.

Il gruppo dell’ex sindaco Barra ricordiamo che nel 2015 con una virata da capogiro, si alleò con Cirillo appena qualche giorno prima della presentazione delle liste. Unico leitmotiv di quell’alleanza, a conti fatti, sembra che sia stata la paura di stare all’opposizione. Questa volta però i loro elettori non li perdonerebbero se dovessero fare nuovamente quella scelta. Anche se non è improbabile visto che l’ex sindaco Peppe Barra ha tutto l’interesse a non rompere con Cirillo e compagni. Infatti si sta comportando come fece nel 2012, tenendo addirittura un comizio per ringraziare quelli che erano gli avversari del suo candidato a sindaco. D’altronde, abbiamo prova che il gruppo senza la gestione della macchina amministrativa, si scioglierebbe come neve al sole. Anche se ufficialmente sono passati tra i banchi dell’opposizione, alcuni di loro continuano a ricevere incarichi e prebende varie.

In politica, prima dei voti, bisogna avere il coraggio di competere; e chi ha paura di perdere, ha già perso!

Nelle prossime ore sembra che il gruppo di Marco Mazza abbia deciso di annunciare la loro leaderschip e di preparare la struttura elettorale. Il loro programma non va scritto ma solo ricordato. Perché le battaglie in favore della legalità, della trasparenza e dell’imparzialità della macchina comunale, hanno rappresentato la loro principale azione politica, rischiando anche la propria pelle.

Un territorio devastato dalla continua presenza della camorra, che ha necessità di riciclare il danaro sporco in attività apparentemente legali, ha bisogno di una classe dirigente con la spina dorsale forte. Un paese che conta di essere il terzo comune più cementificato d’Italia, non può essere governato da una classe dirigente piena di conflitti di interessi in campo edilizio.

Se da un lato le alleanze si fondano sul cemento, dall’altro lato abbiamo almeno la prova che essi sono garanti di servizi per l’intera comunità.

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