Caivano, la reazione dei clan: spari nella notte. Don Patriciello: “Si vergogni chi critica l’intervento del governo”

Un raid plateale in segno di sfida e di reazione: 19 colpi d’arma da fuoco sparati in aria nella notte a Caivano, in viale delle Margherite, nel Parco Verde. La stessa zona dove, all’alba del 5 settembre, lo Stato aveva fatto vedere e sentire la sua presenza con un’operazione interforze nella quale sono stati impiegati 400 uomini. Qualche giorno dopo è stato varato il decreto legge Caivano.

In un post su Facebook padre Maurizio Patriciello ha raccontato quanto accaduto nella notte tra domenica e lunedì. «La domenica volge a termine. Manca poco più di un’ora alla mezzanotte. Per la gente della mia parrocchia non c’è pace. In sella alle loro moto, sono arrivati ancora una volta», si legge sul profilo del sacerdote. «Volti coperti. Armi pesanti in mano. Sfrecciano per i viali sparando all’ impazzata. È il terrore. Le stese fanno paura. Può morire chiunque. Signore, aiutaci. E voi tutti che avete criticato le forze dell’ordine e l’intervento del governo, vergognatevi. E, se avete il coraggio, venite voi ad abitare con i vostri figli al ‘Parco Verde’ in Caivano. Forza, fratelli e sorelle onesti del Parco Verde. Coraggio. Il Signore non ci abbandona».

«Notte insonne. Notte da incubi», ha scritto poi ancora don Patriciello su Fb: «Gli uomini con il mitra sono scappati. Ritorneranno. È certo. Nessuno sa dire quando ma ritorneranno. Intanto si vive nel terrore. Abbraccio tutti. I bambini e i vecchi. I giovani e i malati. Un abbraccio grande agli uomini e alle donne delle forze dell’ordine. Stamattina si ricomincia. Siamo stanchi. Sfiniti. Ma dobbiamo raccogliere le forze. Signore, donaci la forza di non mollare. Di non arrenderci. Di non scappare. Allontana da noi la paura che ci paralizza. E moltiplica la speranza. Resta con noi, Signore. Resta con noi».

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