By Fabio Vacca (per ith24)
Le dittature, in ambito informativo, non hanno vita lunga. Quello accaduto a Non è l’Arena, ha dell’incredibile. Già, perché si tornerà a parlare del caso Alfonso Bonafede–Nino Di Matteo. Ospite in studio ecco Sandra Amurri, giornalista del Fatto Quotidiano che da sempre segue l’antimafia siciliana.
Fin qui nulla di strano, se non fosse che la giornalista lavora per Marco Travaglio che oggi tifa M5s, grazie ad un incarico ottenuto in Enel per una sua collaboratrice del Fatto. Ed a seguito di questi scambi di favore, il direttore Travaglio ha negato alla Amurri di parlare del caso Bonafede e quindi di partecilare alla trasmissione. Lo fa sapere direttamente la Amurri, con un posto piuttosto clamoroso pubblicato su Facebook. “Domenica dalle ore 22 sarò ospite a Non è l’arena con me fra gli altri il Consigliere del CSM Sebastiano Ardita, Luigi De Magistris…. .Preciso che parteciperò a titolo personale in quanto non sono stata autorizzata dal direttore a partecipare in qualità di caposervizio-inviato del Fatto . Se avete impegni, rimandateli”. Parole pesantissime, quelle della Amurri. E Travaglio che dice? Più che dice, Travaglio guadagna un’altra figura di merda.
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