By Lucia Gallo (per ith24)
Ancora una volta l’Inps cerca di arrampicarsi sugli specchi, e nota bufale una dietro l’altra. Dopo aver inviato i primi bonus 600 euro ad oltre 3 milioni di lavoratori, sempre per detta dell’ente, ad un tratto si ferma.
Ricordiamo che i giorni prestabiliti dal presidente dell’Inps Pasquale Tridico, amico dei 5 Stelle, per evadere tutti i bonus 600 euro, erano stabiliti, con nota ufficiale, da mercoledì 15 aprile a venerdì 17 aprile.
Ma così non è stato, perché mancano all’appello oltre 100 mila beneficiari che si sono dovuti sentire la solita giustificazione di chi non sa proprio che pesci prendere: “i fondi ci sono, ci siamo fermati perché stiamo verificando ancora lo stato delle domande, e alcuni Iban non corrispondono”.
Capirai. Hanno evaso milioni di domande in 48 ore, e non riescono a visionare il restante: un ago nel pagliaio, da oltre 3 giorni? Ci sembra la solita presa in giro in stile Conte. Anche perché se fosse dipeso dal solo Iban errato, sarebbe bastata una semplice mail di conferma per rinviare il bonifico. Tempo di attesa: 15 minuti.
In breve, ci sono ancora oltre 100 mila famiglie che aspettano di mangiare e che non sono riuscite ancora ad apparecchiare la tavola, perché i fondi ci sono, eccome se ci sono, a iosa, ma l’Inps sta verificando, cosa? Speriamo non si siano addormentati faccia a muro.
Ecco la nota di un utente che ci ha scritto e che per privacy ritagliamo. La precisazione di P.G: “sono regolarmente iscritto all’Inps, regolarmente iscritto alla gestione separata, e per essere sicuro ho riletto 107 volte l’Iban, che ovviamente è corretto. Di quali verifica parla l’Inps, se non quelle che non hanno più soldi in cassa o se ci sono serviranno a pagare qualche cassa integrazione giusto per tenere a bada qualcuno?
Verifica del 20/04/2020
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