Alla Cgil di Bologna sono numeri al lotto, i compagni e Landini si entusiasmano con l’inno dell’Urss. Non riconoscono neanche la matrice?

Altro che allarme fascismo! Qui sono i rigurgiti di comunismoda additare come deriva politica da non sottovalutare. Lo riferisce il sito del giornalista Nicola Porro: “Alla Cgil di Bologna di comunisti ne rimangono in abbondanza, e questa volta sono più agguerriti che mai. Clamoroso è stato infatti il momento della proclamazione del nuovo segretario del sindacato, che andrà a sostituire Maurizio Lunghi. Al momento della lettura dei risultati, che hanno visto trionfare l’ex segretario generale della Fiom di Forlì, Michele Bulgarelli, si sono innalzate le note dell’inno dell’Unione Sovietica, sotto gli applausi scroscianti del pubblico presente”.

“Una scena a dir poco paradossale – prosegue il sito –  che però si congiunge alle prime parole del neo-leader della Cgil, che sanno intrinsecamente di marxismo. Il tutto condito dall’abbraccio fraterno con Landini, rimasto impassibile dinanzi all’inno dell’Unione Sovietica a pieno volume”. Una notizia che ha suscitato immediate reazioni politiche.

«Maurizio Landini si scusi e condanni pubblicamente quanto avvenuto ieri a Bologna al Circolo Arci San Lazzaro di Savena: l’elezione del segretario locale della Cgil è stata salutata con l’inno dell’Urss. È un’offesa alle tante vittime del popolo ucraino che combattono per la libertà. E Landini, che era presente all’evento, ne prenda immediatamente le distanze», chiede il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Tommaso Foti.

E il senatore di FdI Alberto Balbonirincara la dose: “L’elezione di Michele Bulgarelli a nuovo segretario della Cgil di Bologna è stata accolta dalle note dell’inno dell’Urss. È una vergogna. Riteniamo a questo punto doveroso che il segretario nazionale della Cgil Maurizio Landini, presente all’evento senza prendere le distanze dall’episodio, si dimetta immediatamente. Non è tollerabile, infatti, che la più grande organizzazione sindacale italiane abbia simpatie per il sanguinario totalitarismo comunista”.

Lucio Malan, capogruppo di Fratelli d’Italia al Senato, afferma che “si tratta di un episodio incredibile. Come si può celebrare una dittatura responsabile di milioni di morti, tra i quali milioni di ucraini sterminati per fame nell’Holodomor negli anni ‘30, del tutto incompatibile con i valori della nostra Repubblica? Ci attendiamo perciò un immediato chiarimento da parte della Cgil, ed a nessuno venga in mente di parlare di goliardi”.

Un consiglio alla sinistra arriva dalla senatrice di FdI Antonella Zedda: “Anziché dare patenti di democrazia agli altri, la sinistra si guardi dal nostalgismo in casa propria dell’atroce totalitarismo comunista, causa di decine di milioni di morti”.

Michele Bulgarelli, eletto con il 74% dei voti, dal 2017 era il numero uno della Fiom provinciale. Succede a Maurizio Lunghi arrivato a naturale scadenza del mandato. Che Bulgarelli sia un comunista tutto d’un pezzo si evince dal suo profilo Fb, tutto intriso di lotta dura senza paura al capitale, di antifascismo militante e di Palestina libera. La matrice qui è chiara, ma Landini non l’ha vista…

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