Sale il numero dei medici morti di Covid: sono tre, ed erano in prima linea contro il virus (c’è anche un ex colonnello medico della Folgore)

Alberto Rossi già colonnello medico – Folgore

I medici italiani piangono altri tre colleghi caduti nella guerra al Covid, tre professionisti morti in questi primi giorni dell’anno, impegnati in prima linea nella lotta al virus.

Il tragico bollettino dei medici morti, ha registrato l’ultima vittima ieri, 20 gennaio,all’ospedale di Scafati. Giuseppe Comodo, 68 anni, medico salernitano del 118 a Pontecagnano, viveva la sua professione come una vera e propria vocazione. Instancabile sostenitore delle terapie domiciliari, aveva soccorso e salvato decine di pazienti.  Scriveva sulla sua pagina Facebook dedicata ai malati di coronavirus: “Dormiremo domani, vi saremo sempre accanto”.

Comodo è stato stroncato dal Covid all’ospedale di Scafati dove era ricoverato da alcuni giorni. Scettico sulla terza dose, il dottor Comodo si era pubblicamente espresso contro il “booster”. Lo aveva comunque fatto, per continuare a lavorare, come riferiscono i siti locali. Ieri la tragica notizia della sua morte.

Aveva 70 anni l’ex colonnello medico della Folgore Alberto Rossi, morto l’11 gennaio scorso all’ospedale di Livorno in seguito a un’embolia polmonare da Covid. Il colonnello Rossi aveva frequentato l’Accademia di sanità militare interforze a Firenze. Aveva anche partecipato a missione internazionali come in Somalia sempre come medico ufficiale della Folgore. Era stato anche impegnato in politica, facendo il sindaco di Fauglia per 8 anni, negli anni ‘90.

“Mio padre – ha raccontato la figlia Enrica Maria Rossi al quotidiano Il Telegrafo – ha continuato a curare volontariamente chiunque glielo chiedesse, anche pazienti che lo cercavano perché positivi al Covid. Andava a visitarli e li assisteva. Partì per Piacenza nel marzo 2020 come medico volontario per un intero mese nella prima terribile ondata della pandemia. Si è messo a disposizione anche come medico vaccinatore. Il suo esempio ci riempie il cuore di orgoglio”.

Il 19 gennaio è morto a 64 anni all’ospedale di Cona, in provincia di Ferrara, il medico Roberto Marescotti. Era ricoverato da alcune settimane in terapia intensiva dopo aver contratto il Covid. Marescotti era stato tra i protagonisti di numerose iniziative di protesta contro il Green Pass. Tuttavia, secondo La Nuova Ferrara si era comunque vaccinato. Durante la pandemia aveva aiutato molte persone a titolo gratuito e prescirtto cure domiciliari. Marescotti prestava servizio all’ospedale del Delta di Lagosanto.

Pubblicato da edizioni24

Pubblicato da ith24.it - Per Info e segnalazioni: [email protected]

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.