Uno su mille ce la fa Ennesima pagliacciata del governo Arcuri: “Dal 4 maggio test sierologici”. Ma a chi dicono loro

By Giuseppe Falco (per ith24)

“Andiamo avanti ma non abbiamo ancora vinto”. Mi sembra una storica frase del Principe Antonio De Curtis in arte Totò: “armiamoci e partite”, quelle pronunciate da Domenico Arcuri.

Il commissario assicura mascherine per tutti, ma non mettiamoci il pensiero, al momento restano solo proclami. Dall’inizio dell’emergenza ad oggi nessuno ha visto nulla. E nessuno vedrà nulla, se non metterà la mano al portafoglio.

“Oggi è la festa della liberazione. Ma noi non siamo ancora arrivati alla liberazione dal virus. E non abbiamo ancora riconquistato tutte le nostre libertà. In 4 giorni abbiamo avuto 580 pazienti in meno in terapia intensiva, il 21% in meno. Il contagio si riduce, la curva dell’epidemia si appiattisce”.

È chiaro: sono due mesi che siamo chiusi in casa con le dovute precauzioni. Ma continua: “I ventilatori che abbiamo distribuito in questo mese sono 4.112. Il doppio dei pazienti covid ricoverati in terapia intensiva. Non solo hanno funzionato le misure di contenimento. Ma anche le politiche di acquisizione e distribuzione delle apparecchiature”.

Ed ecco la fregatura: dal 4 maggio partiranno i test sierologici a livello nazionale su un campione di 150mila persone. L’azienda vincitrice del bando offrirà gratuitamente i test.

In breve solo 150 mila persone, e chi decide? E gli altri? Roba da pazzi…

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