Ucraina, Londra: chi è amico di Putin non può stare in casa nostra. E mette al bando Abramovich. Venderà il Chelsea

A causa di quanto sta avvenendo in Ucraina Roman Abramovichpotrebbe vendere il Chelsea.Diversi investitori, tra cui alcuni statunitensi, “stanno elaborando offerte di acquisizione per i Bluesper il valore di £ 1,5 miliardi”. In attesa di chiarezza da parte del governo su eventuali future sanzioni alla Russia. Si ritiene che Roman Abramovich sia vicino aVladimir Putin, che ha ordinato l’invasione russa dell’Ucraina. Finora Abramovich è sfuggito a qualsiasi sanzione da parte di Boris Johnson e del governo del Regno Unito, che pure gli hanno reso la vita difficile.

Il deputato laburista Chris Bryant ha affermato all’inizio di questa settimana che Abramovich non è idoneo a possedere il Chelsea e ha affermato che il governo dovrebbe sequestrare i beni del Regno Unito che gli appartengono tra i citati presunti collegamenti alla corruzione. Bryant ha detto che stava chiedendo ad Abramovich e Alisher Usmanov “di chiarire ora se si oppongono all’invasione illegale dell’Ucraina”. “Dovrebbero mettersi in fila davanti alle telecamere per dire ‘certamente a Dio questo non può accadere’”, ha aggiunto Bryant. “Altrimenti concluderemo che sono ancora impegnati con Putin”.

Ad Abramovich è stato vietato di vivere a Londra. Secondo quanto riportano i media inglesi, i funzionari dell’immigrazione hanno ricevuto istruzioni per rendere impossibile per il signor Abramovich – che possiede una villa da 125 milioni di sterline vicino a Kensington Palace – di stabilirsi nel Regno Unito. Sembra che il suo caso sia gestito dall’ “Unità per i casi speciali” del Ministero dell’Interno. La figlia di Abramovich, Sofia, si è invece unita a un coro di ricchi russi che hanno criticato Vladimir Putin per aver invaso l’Ucraina. L’ereditiera 27enne, che trascorre gran parte del suo tempo a Londra, ha condiviso un’immagine su Instagram; che mostra il leader russo in un segnale di pericolo con la didascalia: “La bugia più grande e di maggior successo della propaganda del Cremlino è che la maggior parte dei russi sta con Putin”.

Nel frattempo, l’allenatore dei Blues Thomas Tuchel ha detto che il club “si sente orribilmente colpito” dall’invasione della Russia. Alla domanda se la decisione della Uefa di spostare la finale di Champions League da San Pietroburgo a Parigi fosse giusta, ha detto: ‘Sì, un chiaro sì (è stata la decisione giusta). E purtroppo penso che sia il motivo peggiore per dover cambiare posizione. Ci sentiamo orribili in generale e offusca le nostre menti e ovviamente la nostra concentrazione. Posso assolutamente capire la decisione. Ci sono cose più importanti”.

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