Tsunami sul generale Vannacci. Crosetto: “Dichiarazioni farneticanti, al via esame disciplinare”

Bufera sul generale Roberto Vannacci, autore di un contestato libro nel quale sono riportate dichiarazioni offensive contro gli omosessuali  e in cui si definisce “erede di Giulio Cesare”. Una situazione inaccettabile. E il ministro Guido Crosetto agisce con immediatezza lanciando un forte messaggio: «Non utilizzate le farneticazioni personali di un Generale in servizio per polemizzare con la Difesa e le Forze Armate. Vannacci ha espresso opinioni che screditano l’Esercito, la Difesa e la Costituzione. Per questo sarà avviato dalla Difesa l’esame disciplinare previsto»

“Il mondo al contrario”, il volume autoprodotto dal generale Roberto Vannacci, ex capo dei paracadutisti della Folgore e oggi alla guida dell’Istituto Geografico Militare, è schizzato in pochi giorni al terzo posto della classifica di vendite dei libri su Amazon. Nel testo, Vannacci si scaglia contro chi occupa abusivamente le case, ma lancia un anatema contro gli omosessuali (“normali non lo siete, fatevene una ragione!”) del tutto incompatibile con il ruolo che esercita.  Nelle pagine si leggono frasi come “quando si inneggia a larga voce per l’adozione di sempre più disparati diritti senza prevedere un’altrettanto fitta schiera di doveri; quando non sai più come chiamare una persona di colore perché qualsiasi aggettivo riferito all’evidentissima e palese tinta della sua pelle viene considerato un’offesa. Molti chiamano questa condizione Civiltà e Progresso. Ecco, questo libro è dedicato a tutti gli altri!”. Poi un’incredibile auto-citazione per cui il generale si definisce “erede di Giulio Cesare”.

“Da avversari, un dovuto riconoscimento al ministro Crosetto , che è intervenuto con la necessaria censura nei confronti di frasi inaccettabili pronunciate da un importante graduato. L’Esercito serve la Repubblica e i suoi valori costituzionali”. Lo scrive su Twitter Enrico Borghi, capogruppo di Azione-Italia viva al Senato. L’Esercito si era già dissociato dalle parole del suo graduato, mentre il circolo Mario Mieli chiede l’adozione di  provvedimenti duri contro Vannucci.

“Il ministro Crosetto ha usato parole nette, chiare, precise rispetto alle farneticazioni del generale Vannacci. Crosetto dimostra (visto che Vannacci si paragona a Giulio Cesare.) di essere davvero un uomo d’onore. Il nostro governo e la nostra maggioranza, e il nostro partito, hanno sempre combattuto ogni discriminazione. Ancora una volta si è dimostrato che abbiamo un ministro della difesa che rappresenta degnamente tutti”  dice Alfredo Antoniozzi, vice capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera.

Il ministro Crosetto è stato caustico, netto, chiaro. Ha ribadito concetti che il governo Meloni ha sempre espresso ad ogni pie’ sospinto e cioè che le discriminazioni di ogni genere non sono tollerate, che non esistono e non possono esistere valutazioni sprezzanti, arcaiche e volgari, specie da chi riveste ruoli istituzionali. Ci si può legittimamente dividere su alcuni temi (ad esempio le adozioni delle coppie gay o l’utero in affitto) ma non su una civiltà di valori che deve essere condivisa. Il ministro della Difesa ha usato gli aggettivi giusti. Vannacci può ambire a diventare un autore di successo, è nel suo diritto, ma farebbe cosa buona se lasciasse subito quella divisa. Anche per rispetto di “quell’uomo di onore” che era Giulio Cesare, follemente chiamato in causa da chi si proclama suo successore.

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