Tav, poteva essere una strage, tornano in azione gli antagonisti: chiodi a tre punte contro i mezzi della polizia

Poteva essere una nuova strage degli innocenti. Infatti tornano in azione gli anti-Tav. Chiodi a tre punte all’interno della galleria “Cels”, disseminati sull’autostrada Torino-Bardonecchia. Chiodi che hanno forato in piena notte le gomme di automezzi  della polizia che si stavano dirigendo al cantiere della Tav di Chiomonte, in Valsusa.

A dare la notizia il Siulp, sindacato unitario dei lavoratori di polizia. In una nota parla di “agguato” che “poteva finire in tragedia”. Ma la “fermezza degli autisti degli automezzi in colonna ha consentito di evitare il peggio per tutti”. “Con questo “attentato” all’incolumità dei poliziotti e di eventuali viaggiatori privati, si è superato il limite. L’unica risposta che uno Stato di diritto che salvaguarda la propria autorità e la propria volontà politica, non può che essere tolleranza zero”.

E ancora: “Non si esiti più un secondo ad ad agire nei confronti di chi sta elevando pericolosamente il livello dello scontro. Qualunque ulteriore tentennamento da parte delle autorità, non potrà che essere considerato un’ulteriore debolezza”. “Il Siulp di Torino chiede che gli uomini delle forze dell’ordine siano messi in condizione di sicurezza e possano svolgere il loro lavoro attraverso misure che prevengano il più possibile l’esposizione a rischi personali”.

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