Tasse, il ministro Urso al Meeting di Rimini: “Renderemo strutturali i due tagli al cuneo fiscale”

Tasse e lavoro . «Quella sugli extraprofitti delle banche è una misura giusta». Adolfo Urso interviene al Meeting di Cl e subito chiarisce: «Non è una misura di destra o sinistra ma equa. C’è il confronto in Parlamento, tutto si può migliorare. Non abbiamo intenzione di fare altro: non ci sono altri settori in cui ci sia una così evidente divaricazione». L’azione del governo è rivolta soprattutto ad aiutare le famiglie italiane. Fatti concreti, non gli slogan della sinistra.

Una prova è il cuneo fiscale.  «Noi dobbiamo assolutamente alzare la retribuzione dei salariati e, per farlo, la via maestra è rendere strutturali i due tagli al cuneo fiscale già realizzati. Il taglio del cuneo fiscale è il modo migliore per sostenere il lavoro italiano, per incentivarlo. Per questo servono le risorse in Finanziaria». Per il ministro, «l’obiettivo della prossima manovra è puntare a rendere strutturali questi tagli, con le risorse nella legge di Bilancio e, semmai, incrementarli ulteriormente fino a cinque punti di taglio».

Il ministro di Fdi ha anche detto di sperare che «il Liceo del Made in Italy possa essere istituito nella prossima stagione scolastica» e ha annunciato due interessanti disegni di legge su mare e spazio: «È mia intenzione presentare nella manovra, d’intesa con altri ministri interessati, due collegati che sono il futuro del Paese: un primo sull’economia dello spazio, sulla space economy: definirà  le attività dell’uomo sullo spazio e ci permetterà di incrementare la nostra leadership in materia».

Il titolare del Mimit ha anche parlato del Pnrr e dell’impatto sull’ambiente: «Con la revisione del Pnrr siamo riusciti a spostare risorse da capitoli poco capaci di sostenere lo sviluppo a capitoli più efficaci. Se la commissione condividerà l’ultimo confronto, avremo più di 4 miliardi per la transizione 5.0, 1,5 per impianti di rinnovabili ai fini dell’autoconsumo dell’impresa, 2 miliardi per la filiera della produzione di tecnologia green e 320 milioni per la Sabatini green».

L’intervento di Urso è anche una risposta adeguata, l’ennesima, alla sinistra che parla di salario minimo e che – sul tema dal taglio del cuneo (al netto del provvedimento Renzi del 2014) – è rimasta notevolmente indietro. L’aumento degli stipendi derivante dal taglio del costo del lavoro è una prospettiva di riformismo serio e concreto che accoglie una domanda sempre inevasa e che restituisce alla questione lavoro una dignità e un’autorevolezza di fatto obnubilata dal centrosinistra. Romano Prodi, durante la campagna elettorale del 2006, ne annunciò l’adozione come primo atto del suo governo ma fu una promessa mancata. Le parti sociali hanno sempre concordato sulla qualità a lungo termine di un intervento strutturale che oggi diventa realtà e che lancia una sfida contenutistica rilevante a un’opposizione (perlopiù il tandem Conte-Schlein) che sembra essere lontana anni luce dai temi della modernità e del laburismo europeo.

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