Super medaglia d’oro per Tamberi nel salto in alto ai Mondiali di atletica. Meloni: “Orgoglio italiano”

Strepitoso Gianmarco Tamberi: ha vinto l’oro nel salto in alto ai Mondiali di atletica di Budapest. L’azzurro ha superato la misura di 2,36 metri. Argento allo statunitense JuVaughn Harrison. Il qatariota Mutaz Essa Barshim si è aggiudicato il bronzo. “Pazzesco, è una sensazione indescrivibile. Non riesco a sentirmi dire che sono campione di tutto. Sono stato ripagato di tutti i sacrifici fatti. Dico grazie a tutte le persone che mi hanno aiutato. Mi sento un essere umano che batte i supereroi”. Grande gioia per Gianmarco Tamberi dopo la conquista dell’oro mondiale nell’alto.

“Ci ha fatto sognare alle Olimpiadi di Tokyo e regalato in passato altre grandi emozioni. E anche oggi, ai Mondiali di Atletica a Budapest2023, ha saltato più in alto di tutti conquistando l’oro. Complimenti a Gianmarco Tamberi, Campione del Mondo nel salto in alto e orgoglio italiano”. Così su Twitter la premier Giorgia Meloni dopo il trionfo dell’azzurro. Gianmarco Tamberi chiude il cerchio. Dopo il trionfo olimpico a Tokyo nel 2021 e i due successi europei del 2016 e 2022, a Budapest il 31enne altista marchigiano per la prima volta in carriera conquista l’oro ai campionati del mondo, completando una prestigiosa tripletta, riuscita nella storia dell’atletica azzurra solo ad Alberto Cova nei 10.000 metri.

A Budapest si riscrive la storia dell’atletica italiana al termine di una gara meravigliosa ed emozionante. Una serata memorabile. Si comincia con l’abbraccio nel tunnel d’ingresso allo stadio tra i due campioni olimpici Tamberi e Barshim, al terzo posto sul podio. Sono grandi amici anche se avversari. In pedana Gimbo torna a sfoggiare la mezza barba e al momento della presentazione allarga le braccia per rispondere al boato del pubblico. Apre la gara con un errore piuttosto netto a 2,25 il capitano azzurro: ma si riscatta al secondo tentativo, e anche Barshim sbaglia in avvio. A questa misura si conclude la gara di Marco Fassinotti, dodicesimo con 2,20 alla seconda e tre nulli a 2,25. L’asticella sale a 2,29 con Tamberi che va a segno alla prima prova: applaude se stesso, non è soddisfatto come dimostra chiaramente la smorfia sul viso, ma è un salto comunque importante per indirizzare la serata nei binari giusti.

Sette atleti erano ancora in ballo: Harrison e Woo con ruolino immacolato, superano 2,29 alla prima anche Barshim, Tamberi, e Potye, con errori Zayas e McEwen. La sfida era entrata, così,  nel vivo: Tamberi riesce a centrare subito il bersaglio anche a 2,33 e impazzisce la curva azzurra; con Gimbo che fa segno di stare calmi e si installa al secondo posto provvisorio. Avanti anche Harrison, Barshim e Zayas alla prima, Potye alla seconda. Per le medaglie diventa decisiva la misura di 2,36: sbaglia Barshim, sbagliano gli altri al primo tentativo. Nelle mani di Tamberi c’è un possibile match point ed è favoloso il salto dell’azzurro, che fa 2,36 alla prima e balza in testa alla classifica: due centimetri in più del primato stagionale, con una misura che non raggiungeva dalla magica notte di Tokyo (2,37). Risponde lo statunitense JuVaughn Harrison, ma al secondo ingresso in pedana, per l’argento.

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