“Squadrismo fratellista e leghista”. I picci di Mister Gomorra Saviano, più che uappo scemo di piazza

A leggere i tweet di Roberto Saviano si rimane talvolta disorientati. Non si capisce infatti se lo scrittore campano faccia davvero sul serio; se sia realmente convinto di ciò che scrive o se, sotto sotto, stia solo esagerando con la consapevolezza di farlo. Il fatto è che i toni utilizzati dall’autore di Gomorra sono così accorati da far escludere la seconda ipotesi. Sicché, secondo quanto denunciato da Roberto, vivremmo in un Paese in cui gli spazi di libertà sono ristretti e la democrazia sarebbe addirittura a rischio. Tutta colpa della destra, ovviamente. Dopo la soppressione del suo programma in Rai, Saviano è tornato a ripetere con forza queste sue opinioni, peraltro ammantandole con un certo vittimismo.

Sono grato a chi in questi giorni mi ha mostrato vicinanza, solidarietà, a chi, ponendosi domande, ha potuto vedere quanto questo governo di estrema destra stia restringendo gli spazi di cultura, antimafia, di confronto, critica e libertà“, ha scritto Saviano nel suo più recente tweet. Poi il messaggio ai suoi sostenitori. “La vostra attenzione e la vostra vicinanza sono importanti, e non solo per me. Sono l’unica difesa. Lo squadrismo fratellista e leghista sta rendendo sempre più difficile il confronto, la critica al potere, la libertà di poter esprimere le proprie opinioni senza temere ritorsioni, che puntuali arrivano“, ha continuato lo scrittore, ostinandosi a raccontare una realtà dai toni caricaturali, ben lontana a nostro avviso dai fatti.

Del resto, ci sembra assurdo parlare di “squadrismo” in riferimento a partiti che riscuotono ampio consenso fra gli italiani e che regolarmente contribuiscono all’esercizio parlamentare della demoscrazia. Peraltro non ci è chiaro cosa intenda l’autore quando parla di critica al potere ostacolata, visto che sui media non mancano certo le voci ostili all’esecutivo, come naturale che sia.

Come mostra la stampa internazionale (…) il nostro Paese ha imboccato un percorso autoritario e decisamente pericoloso“, ha proseguito Saviano. Stranamente, lo scrittore non ha citato le altrettante voci internazionali che invece hanno riconosciuto credibilità e affidabilità al governo Meloni. E vabbè. Di seguito, l’interemarata social di Roberto si è quindi concentrata sulle vicissitudini del suo programma in Rai, da lui imputate direttamente al governo. Ma il passaggio più sorprendente è quello che lo scrittore ha dedicato al consenso di cui gode l’esecutivo, a dispetto della martellante narrazione horror (e spesso pure fantasy) proposta dai detrattori. “Il governo di estrema destra, dopo aver vinto la lotteria delle elezioni (con l’astensionismo al 60% le elezioni sono diventate una lotteria), crede di poter scardinare la democrazia, non è così“, ha argomentato l’autore campano, esibendo una curiosa concezione della democrazia.

Quanto a me, i miei libri, i miei canali – da Instagram a Youtube – sono spazi che restano come forma di resistenza. E sentire il vostro sguardo vigile, avere il vostro appoggio non mi fa sentire solo“, ha concluso Saviano. A quando la sua prossima indignatissima intemerata?

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